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Il congresso della Filca Cisl Friuli-Venezia Giulia, celebrato a Palmanova, ha confermato alla guida della categoria del legno e dell’edilizia VIVIANO COSOLO. Con lui in segreteria GIANNI BARCHETTA e BRUNO MINUTTI

28 MARZO 2009

Verso la riconferma, il segretario uscente Viviano Cosolo
EDILIZIA E LEGNO KO: RIPARTIRE DAL LAVORO E DALLO SVILUPPO SOSTENIBILE
Cig e calo ordinativi, ma c’è anche qualche notizia positiva

Udine, 26 marzo 2009

          Inserire la marcia dello sviluppo sostenibile e ridare dignità al lavoro, specialmente manuale: è da qui che – secondo la Filca Cisl regionale, oggi al suo congresso – si deve ripartire e scommettere per superare la crisi. Una crisi che sta colpendo sia il settore edile che quello del legno, ripercuotendosi sugli oltre 35mila addetti dei due comparti. A tracciare il quadro della situazione, è il segretario uscente Viviano Cosolo, che si avvia ad essere riconfermato alla guida della categoria, che conta più di 6mila iscritti.

          “Sul fronte dell’edilizia – spiega – registriamo un calo delle ore lavorate (stando ai dati delle casse edili) attorno al 10%, in continuità con il trend della fine dello scorso anno”. Tuttavia, questo non significa che l’occupazione sia calata di altrettanto, ma che le aziende del settore, e specialmente quelle sottodimensionate, per la prima volta, anziché licenziare, ricorrono agli ammortizzatori sociali per tenere legati i lavoratori all’impresa. Sul versante del legno la fotografia non migliora. La situazione del distretto della sedia di Manzano è nota: ridimensionamento del numero delle realtà attive del 20%, perdita del fatturato complessivo del 36% ed un netto aumento delle ore di cassa integrazione, con la cigo che è passata dalle 35.000 medie annue del triennio 2000-2002 alle quasi 190.000 del 2008, mentre la cigs, nel biennio 2007-2008 appare pressoché doppia rispetto a quella della cassa integrazione ordinaria). E la situazione è grave e per certi versi inedita anche  nel distretto del mobile di Pordenone.

          “Non solo – spiega Cosolo – alcune grosse aziende sono entrate in difficoltà a seguito del calo degli ordinativi, ma soprattutto registriamo il 20% di lavoro in meno, se si considera che fino all’anno scorso di lavora una media di 9 ore al giorno compreso il sabato, mentre con i primi mesi del 2009 gli straordinari sono stati tagliati e si è tornati all’orario normale”. Nel distretto, poi, la cassa integrazione è cresciuta del 200% con una media di 2 giorni su 3, mentre le piccole realtà applicano quella a zero ore. E sono proprio le aziende di piccolissime dimensioni quelle maggiormente in difficoltà nella filiera e quelle che scontano maggiormente i rapporti con le banche. Il problema con gli istituti di credito, tuttavia, è comune anche all’edilizia, dove – da un lato – si registra la difficoltà di accedere al credito e  – dall’altra – i ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione (con le inevitabili conseguenze sulle buste paga), sulla carta a 90 giorni, spesso, di fatto, a 180.

          La ricetta della Filca Cisl regionale, dunque, punta sulla contrattazione, sul lavoro e sulla sostenibilità, sull’innovazione del prodotto anche per sopperire alla enorme frammentazione dei due settori, ad una pronta elaborazione del codice regionale sugli appalti,  ma soprattutto sulle regole. A questo proposito è il segretario nazionale Domenico Pesenti a spiegare: “Abbiamo sottoscritto un avviso comune con le controparti affinché siano previsti finanziamenti al settore edile contro la crisi, ma gli interventi dovranno riguardare unicamente le aziende che rispettano i contratti e presentano fattura”.

          I primi segnali positivi di questa linea di legalità già ci sono. “Con l’introduzione del Durc – commenta Pesenti – stiamo assistendo ad una riduzione del lavoro nero e degli infortuni: non dobbiamo, però, abbassare la guardia, ma proseguire su questa strada: nei contratti abbiamo previsto l’obbligo di formazione per chi fa il suo primo ingresso in cantiere e chiederemo l’istituzione della patente a punti per le imprese”.

Quanto alla crisi, conclude: “Due sono le cose che ci sta insegnando: che solo un mercato regolato porta sviluppo e tutela dei lavoratori e delle imprese corrette e chela solidarietà ci darà la forza di uscirne”.

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg