I Segretari Generali Cisl e Cgil Scuola del Friuli Venezia Giulia denunciano il grave comportamento dell’ufficio regionale scolatico
FLC-CGIL – CISL SCUOLA
Friuli Venezia Giulia
Nel pomeriggio del 9 luglio, presso l’Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia, si è conclusa la procedura concertativa per la formulazione dell’organico del personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario per l’anno scolastico 2009/2010. Già le premesse si prospettavano pesanti, dovuto al taglio prestabilito dal Miur pari a 257 posti. A questi, il Miur, con un intervento estemporaneo, ha aggiunto ulteriori tagli pari a 1000 posti a livello nazionale che in regione si sono tradotti in ulteriori 21 posti, portando il taglio da 257 a 278 posti.
L’Amministrazione regionale, ha illustrato alle OO.SS., con una proposta blindata, i criteri applicati per la distribuzione dell’organico nelle varie province, applicando il taglio previsto dal Miur, che per l’anno scolastico 2009/2010 e di 1/3 del 17% complessivo da effettuare entro il 2011/2012 riferiti ai singoli profili professionali.
Cisl Scuola, Flc Cgil, hanno ribadito la netta contrarietà all’applicazione dei tagli in quanto iniqui nei confronti di un incremento di alunni in regione pari a 1700 unità. Giudicano molto negativa la tenuta del confronto da parte dell’Ufficio scolastico regionale nella persona del Dott. Monaco (a quattro mesi dalla pensione del direttore regionale dott. Panetta, la sedia e ancora vuota, Sic!!!).
La contrarietà è stata anche posta sui criteri utilizzati per la distribuzione dell’organico nelle varie province, che penalizzerà fortemente i Circoli didattici e gli Istituti comprensivi corredati con diversi plessi (fino a 12 e in comuni diversi).
Hanno suggerito all’amministrazione di apportare modifiche sostanziali ai criteri di distribuzione adottati, aggiungendo ai parametri esclusivamente numerici, anche il correttivo del numero dei plessi delle Istituzioni scolastiche.
Le motivazioni che hanno portato la Cisl e la Cgil a suggerire la modifica dei criteri era semplicemente dovuta al fatto che con i parametri adottati dall’Ufficio scolastico del Friuli Venezia Giulia, le Istituzioni scolastiche prima citate rischieranno nei prossimi anni scolastici la paralisi, perché non saranno fornite di personale per coprire tutto l’arco delle lezioni, specialmente nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie a tempo pieno e nelle scuole secondarie di I grado a tempo prolungato. Inoltre hanno ribadito che anche nella distribuzione dell’accantonamento, non garantiscono il funzionamento e sono squilibrati a parità di condizioni delle scuole nel territorio
Con questo taglio, che sarà ripetuto per tre anni scolastici consecutivi, si avvia il processo di depauperamento della scuola dell’inclusione, della scuola vigilante, della scuola aperta, della sicurezza/sorveglianza degli alunni, specialmente dei minori, dell’assistenza continua ai bambini diversamente abili e ai minori di 6 anni.
Inoltre con questi tagli, gli Enti locali dovranno farsi carico dell’assistenza alla mensa, cosa che attualmente in gran parte, era effettuato dal personale della scuola. A quanto detto, occorre aggiungere le forti disfunzioni che si creeranno nella gestione quotidiana sia amministrativa che tecnica.
Insomma, una politica tutta rivolta sul versante dei tagli, che penalizzerà la scuola pubblica statale e che è mirata esclusivamente a far cassa, fregandosene della funzionalità e della qualità.
L’amministrazione, chiusa a riccio, nel rispetto del dettame del Ministro, caparbiamente, tantè che il tavolo di concertazione e stato trasformato in rissa, dovuto al fatto che a domande precise delle OO.SS. l’amministrazione non dava risposte credibili e fondate, ma documentazioni confuse.
Cisl Scuola e Flc Cgil, considerato che il tavolo non rispettava almeno i parametri della decenza e verificato l’impossibilita di un dialogo costruttivo, e l’incomprensibile chiusura nei confronti delle OO.SS., hanno abbandonato il tavolo di concertazione.
Cisl Scuola e Flc Cgil sono convinte che le ragioni della scuola vengono sacrificate ancora una volta alla logica cieca dei numeri. Gli ulteriori "tagli" agli organici dei docenti e quelli pesantissimi, ai posti del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario rischiano di "mettere in ginocchio" la scuola, compromettendo persino le soglie minime di funzionamento in molte istituzioni scolastiche della nostra regione.
Per Cisl Scuola, Flc Cgil, le misure adottate restano allarmanti non solo perché lasciano senza introito economico tante famiglie, ma anche perché le scuole, resteranno impoverite come presìdi culturali, specialmente nelle piccole comunità.
Rileviamo infine che, dalla Circolare ministeriale sull’adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto, per il personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario emanata dal Miur, non si evincono possibilità di miglioramento dello stato attuale.
Al fine di rendere evidente il taglio di posti del personale ATA, proponiamo (in allegato) una tabella riassuntiva suddivisa per provincia e per profili professionali.
20 luglio 2009
I segretari generale regionali Flc Cgil
Natalino Giacomini Cisl Scuola
Donato Lamorte