DOPPIA PREFERENZA DI GENERE: I TEMPI SONO PIU’ CHE MATURI
La Cisl Fvg incalza sulla doppia preferenza di genere, una “una scelta necessaria e di civiltà”, che garantisce la piena partecipazione.
Se è vero che il talento e le capacità delle donne dovrebbero bastare per l’autoaffermazione nel lavoro come nella vita pubblica, è altrettanto vero che oggi, in Italia, così come in Friuli Venezia Giulia, la componente femminile, in assenza di strumenti concreti d’accesso, risulta ancora penalizzata, in quanto serve un forte cambio culturale che auspichiamo da anni, ma pare ancora troppo lontano. Per questo, alla vigilia della discussione in Consiglio regionale in programma per il prossimo martedì, la Cisl Fvg spinge a favore dell’introduzione della cosiddetta doppia preferenza di genere. Una via indispensabile – si legge in una nota del Sindacato – per consentire una reale partecipazione di tutti alla vita politica e pubblica del territorio e del Paese in generale, oltreché essere un segno di grande cultura civica. Non è, infatti, pensabile – prosegue la Cisl Fvg – che in una regione come il Friuli Venezia Giulia, dove le donne rappresentano oltre il 51% della popolazione, soltanto 6, su 49, siedano tra gli scranni del Consiglio regionale. Del resto, la doppia preferenza di genere non è certo una novità: basti pensare che si vota già in questo modo, con la possibilità di scegliere due candidati di sesso opposto, ad esempio per le elezioni del Parlamento europeo e dei Comuni: non farlo per la Regione potrebbe suonare quasi discriminatorio per tutte quelle donne che hanno la voglia e la capacità di mettersi a disposizione (e in gioco) nella vita pubblica regionale e a favore della comunità, nella sua interezza e in tutte le sue componenti.