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SANITA’ FVG, ECCO LA PIATTFORMA DI CGIL, CISL, UIL

Sulla riforma della sanità in Friuli Venezia Giulia, scendono in campo anche Cgil, Cisl e Uil, con una piattaforma consegnata i giorni scorsi all’Assessore competente.

Premessa CGIL CISL UIL del Friuli Venezia Giulia ritengono necessario un nuovo Patto per la Salute regionale che deve avere come obiettivo centrale quello di ristabilire il rispetto del diritto alla salute e alle cure dei cittadini.

Tale diritto – che richiama azioni integrate sociali e sanitarie e che va riportato al centro della discussione con la Regione – deve  essere esigibile in tutto il territorio, universale e pubblico, così come prevede la Costituzione, e garantire l’accesso, in tempi certi, a servizi e a prestazioni di qualità, stabiliti nei Livelli Essenziali di Assistenza.

Per questo CGIL CISL UIL del Friuli Venezia Giulia ripropongono all’Assessore competente, Riccardo Riccardi, e alla Giunta regionale un metodo di confronto certo ed esigibile sui temi ritenuti fondamentali per dare una risposta di qualità sui servizi offerti ai cittadini.

Alcune proposte sono prioritarie, in particolare quelle che riguardano le innovazioni, necessarie per fronteggiare i crescenti bisogni legati ai cambiamenti demografici, epidemiologici e sociali (cronicità e non autosufficienza in specie), e le politiche di valorizzazione del personale a partire dallo sblocco delle assunzioni e dal rinnovo dei CCNL.

Per CGIL CISL UIL del Friuli Venezia Giulia i temi essenziali sono i seguenti.

Risorse e analisi dei bilanci:

  • Analisi preventiva dei bilanci delle aziende e confronto preventivo delle linee di gestione 2020 che vedranno le aziende già accorpate in un contesto assolutamente diverso da quello attuale e dovranno fare riferimento al nuovo contesto normativo di riforma voluta dall’assessore;
  • Programmazione di salute che sia aderente ai bisogni dei cittadini agendo sulla appropriatezza, sulla esigibilità del diritto e sui tempi di risposta. A centro deve essere messa quello che ormai da anni le OO.SS. stanno chiedendo alla politica regionale, cioè la vera integrazione socio sanitaria.

Personale:

  • Preventiva qualificazione e quantificazione del fabbisogno per una corretta politica del personale.
  • Portare a termine la politica delle assunzioni e stabilizzazioni concludendo i concorsi in essere e prevedendo la continuità temporale di nuovi bandi per far fronte alla mobilità riscontrata nel personale assunto nel SSR.

Integrazione socio sanitaria:

  • Il tema dell’integrazione è sicuramente il tema più caldo dell’attuale dibattito che arriva da una stagione di incompiutezza: chiediamo con forza un cambio di passo nella direzione di mantenere e sviluppare ciò che ha funzionato e esportare le buone pratiche che sono presenti in regione su tutto il territorio.
  • Chiediamo di rafforzare il ruolo dei distretti a degli ambiti nel creare o rafforzare la capacità di mettere in rete la presa in carico integrata del cittadino a partire dal ruolo dei mmg. Riteniamo che non sia possibile avere l’integrazione socio sanitaria se la riforma degli Enti Locali non va in questa direzione, cioè di integrare e rendere partecipi i territori (comuni e aggregazione di questi) nella risposta di salute.

Sanità privata:

  • Confermato il principio della sanità pubblica vorremo confrontarci sul tema più volte evocato dall’Assessore, ovvero quello dell’apertura alla sanità privata, chiarendo che per noi non è accettabile il cosiddetto modello lombardo.

Liste d’attesa:

  • CGIL CISL UIL denunciano che i tempi inammissibili delle liste d’attesa sono percepiti dai cittadini come un’incapacità del SSR di dare risposte ai propri bisogni: non è più rinviabile il confronto con l’Assessore per individuare un piano di abbattimento delle liste d’attesa;
  • Denunciamo che la Regione è in ritardo anche rispetto alla normativa nazione concordata nella Conferenza Stato Regioni.

A partire da questi temi, CGIL CISL UIL definiranno un calendario di iniziative territoriali, fino a una iniziativa di mobilitazione regionale, con l’obiettivo di costruire un ampio e partecipato movimento per il rilancio del Servizio Sanitario Regionale pubblico e universale come strumento essenziale per assicurare il diritto alla salute in Friuli Venezia Giulia.