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Slp-Cisl Pordenone: «Prima il malore poi la sanzione»

 Il Gazettino, 24/03/2007

«Prima un lavoratore sta male anche perché lasciato solo in un ufficio dove sarebbero assegnate due persone e servirebbero tre addetti. Soccorso e trasferito in ospedale dopo alcuni giorni si è visto arrivare, su proposta della direzione provinciale, una sanzione disciplinare in quanto non avrebbe aderito a una prestazione di lavoro straordinario». Il caso – che è stato anche segnalato dal sindacato al Servizio prevenzione e sicurezza dell’Ass6 – è avvenuto in un ufficio delle Poste ed è raccontato dal segretario dei postali Cisl Arturo Pellizzon. Non sempre il confine tra situazioni come quella descritta e il mobbing accertato è facile da stabilire.

«Quel lavoratore – continua il sindacalista – aveva più volte segnalato la sua situazione di difficoltà, ma è stato lasciato solo in ufficio. Poi l’altro episodio in cui gli si contesta di non avere svolto lo straordinario richiesto. Nel giorno che si vede contestato, l’impiegato – nonostante la sua situazione critica – è stato costretto per esaurire il lavoro a effettuare un’ora di straordinario lavorando senza soste e senza pausa pranzo dalle 8 alle 15.30. Gli erano state chieste altre due ore, fino alle 17.30 e in una sede di lavoro a mezz’ora di auto di distanza».

Un caso, quello denunciato dalla Cisl , oppure un episodio che si aggiunge ad altri? «Quella – aggiunge Pellizzon – non era la prima volta che un’ambulanza arriva in un ufficio postale locale. Lo stress cui ormai sono abbandonati gli impiegati postali, soprattutto negli uffici medio-piccoli, è ormai giunto a un livello che stati di malessere e utilizzo di farmaci per superare la fatica sono tristi compagni di molti addetti».

Il sindacato ha denunciato gli episodi all’azienda. «Ma è assai difficile – sostiene la categoria – riuscire a intavolare un confronto e a cercare soluzioni su questi tempi che vedono un numero di addetti sempre più alto impegnati in orari sempre più gravosi con ritmi forsennati e con prestazioni che si protraggono per più di otto ore senza possibilità di rifocillarsi». 
 

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