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LA FIM CISL REGIONALE RIUNISCE I DIRETTIVI: VIA LIBERA ALLA RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE

 A Palmanova oltre cento delegati difendono la trattativa in corso con Confindustria
Il segretario nazionale Marco Bentivogli:
 “Di fronte alla de regolazione delle relazioni industriali ci vogliono regole chiare”

La riforma della contrattazione non solo va portata avanti senza esitazioni, ma chiusa entro il 15 dicembre per non perdere il treno su decontribuzione e detassazione.

Dal direttivo della Fim Cisl regionale, il messaggio arriva senza giri di parole dal segretario nazionale di categoria Marco Bentivogli: “ Di fronte alla deregolamentazione delle relazioni industriali servono regole chiare, interventi per far fronte in modo concreto alla crisi del modello del 1993 e, dunque, risposte tanto all’inflazione, quanto agli inaccettabili ritardi dei rinnovi contrattuali” (mediamente di 11 mesi, come da tabella allegata).

Via libera, quindi, ad una riforma che – a detta della Fim – porterà diversi benefici anche alle tasche dei lavoratori, implementando il secondo livello della contrattazione, oggi nelle aziende metalmeccaniche ferma se si pensa che ben il 70% delle imprese del comparto attualmente non fa contratti aziendali.

Ed è lo stesso Bentivogli a riassumere i punti qualificanti della riforma, a partire  dal superamento dell’inflazione programmata grazie all’introduzione di un nuovo indicatore previsionale triennale che consentirà un aumento dei salari del 2,1% in più nel triennio 2009-2011, vale a dire un minimo di 400 euro l’anno.

Accanto a questo, se la trattativa con Confindustria andrà in porto, i lavoratori si troveranno più soldi netti in busta dalla somma del cumulo della detassazione (10%) e della decontribuzione (3%-5%) con uno stanziamento governativo pari a 3 miliardi.

Tuttavia, tra le novità vi sono anche la riduzione (attualmente ammontano a 400) e la triennalizzazione del contratti collettivi nazionali di lavoro e la previsione di una serie di incentivi fiscali per sviluppare il II livello di contrattazione, in assenza dei quali scattano elementi di garanzia contributiva.

Così ad esempio l’estensione a tutte le categorie di quella “tassa” già applicata da giugno scorso alle imprese metalmeccaniche che non hanno stipulato contratti aziendali. “Con questa riforma – aggiunge il segretario regionale della Fim Cisl, Alberto Monticco – miriamo a migliorare le retribuzioni reali per occupato che dal 1996 sono cresciute meno rispetto alla media europea, anche attraverso l’implementazione della contrattazione integrativa la cui scarsa diffusione ha determinato una eccessiva centralizzazione delle dinamiche retributive a vantaggio di determinazioni dirette ed unilateriali”.

Quanto, infine, ai difficili rapporti con la Cgil, Bentivogli commenta: “Alla Cgil che pensa di esercitare la sua presenza attraverso il veto agli altri Sindacati, noi chiediamo di tornare ad essere parte attiva e di portare il suo contributo per un buon accordo. Questo è il momento in cui bisogna parlare alla testa delle persone e non alla pancia”.

Trieste, 25 ottobre 2008

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg