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LA FIM CISL REGIONALE RILANCIA IL TEMA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

Istituita la figura del coordinatore per aumentare i flussi di formazione/informazione tra azienda, territorio e livello nazionale
La responsabile nazionale della Cisl, Cinzia Frascheri oggi a Udine spiega il nuovo TU ad oltre 50 RLS

Udine, 26 settembre 2008

La Fim Cisl del Friuli -Venezia Giulia riporta l’attenzione sul tema della sicurezza sui posti di lavoro e da Udine – nel corso di una affollata assemblea con gli RLS – punta dritta alla ricetta per dare un taglio netto agli infortuni che colpiscono i lavoratori: formazione, informazione, coordinamento con i livelli nazionali del Sindacato, osservanza e conoscenza delle regole.

Ed a spiegare queste ultime – contenute nel recente Testo Unico – è Cinzia Frascheri, responsabile per la sicurezza della Cisl confederale che dal capoluogo friulano sottolinea: “Si tratta di un compendio che crea un legame tra la sicurezza e l’organizzazione del lavoro, non solo subordinando la valutazione dei rischi al datore di lavoro ed introducendo una responsabilità di tipo personale in capo al preposto, ma anche prevedendo un processo partecipativo per i lavoratori ed i loro rappresentanti con un coinvolgimento diretto e continuo sui posti di lavoro e a livello territoriale, nell’ottica della prevenzione”. Un coinvolgimento – a detta della Frascheri – che si traduce anche in un coordinamento delle attività di vigilanza pure attraverso la bilateralità”.

Un quadro normativo di grande interesse, dunque, che – a detta del segretario regionale della Fim Alberto Monticco – dovrebbe andare a regimare alcune situazioni particolarmente critiche anche in Friuli-Venezia Giulia, come, ad esempio, l’area degli appalti nelle grandi aziende, dove l’incidenza degli infortuni risulta essere del doppio rispetto ad altri settori a causa dell’esistenza di un problema reale di comunicazione”. Banalmente, vale a dire difficoltà di comprensione dell’italiano da parte dei lavoratori.

Necessità di formazione, dunque, ma anche di informazione. Anche per questo, la Fim regionale proprio oggi ha ufficialmente istituito una nuova figura: quella del coordinatore della sicurezza che avrà il compito di “aumentare il flusso di formazione/informazione dal basso verso l’alto e viceversa e dall’azienda, al territorio fino al livello nazionale del Sindacato” per facilitare i comportamenti delle RSL rispetto alla gestione delle varie situazioni. Spiega il neo nominato, Piero Moos e già responsabile dello sportello 626 della Fim di Udine: “Il mio compito sarà quello di fare da tramite con la nostra struttura nazionale, in particolare per organizzare corsi di formazione ed assemblee, preparare opuscoli informativi, mantenere i rapporti con le aziende ed il territorio”. Insomma fare chiarezza su un tema ancora con tante luci ed ombre e rispetto al quale i quesiti non mancano. Basti pensare alle domande più frequenti che vengono rivolte agli sportelli 626 della Cisl: documenti di valutazione del rischio, problemi legati alle saldature (mascherine, tempi, etc…), questioni ergonomiche.

“L’incontro di oggi – conclude Monticco – vuole essere solo un primo step di una serie di iniziative della Fim sul tema della sicurezza: la nostra intenzione, infatti, è quella di organizzare una serie di approfondimenti sui vari settori, visto che nella nostra regione sono presenti tutte le casistiche, dalla cantieristica alla siderurgia, alla meccanica”.

 

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg