Top
 

Comunicati

Cisl FVG > Archivio informativo  > Comunicati  > LA FEMCA CISL SULLE MULTIUTILITY: SALVARE LE AGGREGAZIONI

LA FEMCA CISL SULLE MULTIUTILITY: SALVARE LE AGGREGAZIONI

La proposta: Tondo convochi subito i quattro sindaci per sondare le reali intenzioni delle relative Società municipalizzate
Solo così il FVG potrà mantenere in loco le “teste” gestionali ed organizzative di settori fondamentali per tutti i cittadini e i lavoratori

Dopo le recenti notizie apparse sulla stampa nel merito delle aggregazioni tra Società che gestiscono le forniture di pubblica utilità (energia-gas-acqua e gestioni ambientali-rifiuti), la FEMCA-CISL tirata in ballo come “supporter” di Acegas-Aps e per altri versi indicata come “nemica” di AMGA Udine, vuole dare un ulteriore contributo a tutta la discussione in atto.

Chiarendo a priori che non è mai stata nostra intenzione favorire o peggio sostenere qualsivoglia particolare azienda del settore, dobbiamo ribadire con parole chiare e speriamo definitive quanto segue:
La FEMCA-CISL è dal 2004 una convinta assertrice della necessità di fare “GRUPPO” tra tutte le aziende del settore operative nella Regione a partire dalle più grandi (AMGA, IRIS, ACEGAS-APS, GEA …) in modo che si possa creare, prima delle gare dettate per Legge nel 2010, un polo forte e ben dimensionato utile a scongiurare lo “shopping” che in mancanza di tale aggregazione altri giganti del settore potrebbero scatenare prima o durante la fase delle gare stesse.

Si può comprendere solo in questa chiave i nostri riferimenti al percorso intrapreso da Acegas-Aps che in definitiva ha detto in modo chiaro che questo è l’obiettivo da perseguire. La verità, scomoda per qualcuno, è sotto gli occhi di tutti e non si può certo dire che in questi quattro anni siano stati fatti dei passi avanti. Al momento infatti non c’è una sola aggregazione portata a compimento e persistono le azioni di “distubo” se non addirittura di “veto” poste da taluni Sindaci per conto delle relative Amministrazioni Comunali che non favoriscono affatto il percorso utile da seguire ma ne rallentano/bloccano le fasi costitutive per la realizzazione della Società Multiutility Regionale.

Detto questo,  la Femca-Cisl vuole fare una proposta che potrebbe finalmente chiarire le diverse posizioni attualmente conosciute e fare il paio con le dichiarazioni del Sindaco di Gorizia che si dice disposto a modificare la posizione sulla vendita a settori dell’azienda IRIS spa se fosse praticabile da subito una aggregazione tra AMGA-IRIS-ACEGAS-APS. La proposta parte da un impegno forte e consapevole della Regione che su questa partita ha un atteggiamento defilato a causa appunto delle spinte campanilistiche dei Comuni che sembrano giocare la partita in solitaria quando invece ci sono gli interessi delle comunità e dei lavoratori in discussione per tutto il territorio del friuli Venezia Giulia.

Condividiamo con il Presidente Renzo Tondo che tali atteggiamenti, secondo noi criticabili e negativi, vanno superati pena l’abbandono a “qualsiasi soluzione” delle nostre Società regionali dei servizi di pubblica utilità e per chiudere il cerchio in modo coerente e trasparente la nostra proposta è la seguente:
Il Presidente della Regione convochi al più presto i Sindaci di Udine, Gorizia, Trieste e Pordenone per fare subito la verifica delle intenzioni vere di queste Società e si metta in prima linea per sostenere e favorire da subito l’aggregazione delle Società in questione che sono appunto: AMGA-IRIS-ACEGAS-APS e GEA. Siamo convinti che una iniziativa del genere potrebbe sbloccare da subito una situazione che si trascina da anni senza che si possano cogliere risultati di un qualche tipo, rimarchiamo solo che i costi di “advisor” sostenuti da più aziende a partire dalla proposta NES hanno sperperato somme ingenti a fronte di risultati nulli. Inoltre l’iniziativa portebbe finalmente in chiaro chi è d’accordo sull’aggregazione regionale non solo a parole ma finalmente con i fatti.

Resta inteso che anche con questo nostro intervento non vogliamo assolutamente prendere le parti di nessuno in particolare ma di tutta la Regione in generale visto che i numeri del Friuli Venezia Giulia, a detta dell’Authority, non consentono una gestione ottimale dei servizi sul territorio soprattutto per quelli del settore energia (Elettrica e gas) visto l’esiguo numero di utenze e la dispersione delle stesse su un territorio in parte svantaggiato (Aree montane e gestioni atomizzate amministrate in economia).

La concentrazione in un unico gruppo delle aziende sopra citate sarebbe secondo noi un ottimo punto di partenza e fungerebbe da catalizzatore per aggregare subito dopo anche i gestori di rilievo nazionale che sulla nostra Regione insistono ma che non hanno nessun piano alternativo o sostitutivo al percorso delle aggregazioni territoriali (ENI-ENEL).

Solo così il FVG potrà mantenere in loco le “teste” gestionali ed organizzative di settori così importanti per tutti i cittadini (consumi delle famiglie) e fondamentali per l’attuazione di una nuova e più forte attrattività rispetto agli investimenti industriali, investimenti di cui avremo estremo bisogno negli anni a venire per garantire lavoro e benessere soprattutto ai nostri giovani laureati e diplomati.

Augusto Salvador
Coordinatore regionale Multiutilities
FEMCA-CISL FVG