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EMERGENZA CORONAVIRUS E OPERATORI SANITARI: PACCHETTO DI PROPOSTE DI CGIL, CISL, UIL

Le categorie della Finzione Pubblica di Cgil, Cisl, Uil chiedono all’assessore Riccardi l’adozione di misure organizzative urgenti per far fronte all’emergenza Coronavirus.

Lettera unitaria inoltrata all’Assessore con le proposte organizzative

Le Scriventi Organizzazioni Sindacali, consapevoli dell’emergenza sanitaria nazionale dovuta al COVID-19, adempiendo pienamente ai propri principi statutari di difesa dei diritti e dei comuni interessi professionali, economici, sociali e morali, nel rispetto dei principi di democrazia e libertà affermati nella Costituzione, con spirito proficuo e partecipativo siamo a proporre alcune soluzioni sanitarie organizzative e sindacali. Le proposte nascono da continue e pressanti segnalazioni da parte dei nostri iscritti a maggior garanzia e tutela del servizio ai cittadini.

Siamo pertanto a proporre i seguenti STRUMENTI OPERATIVI/ORGANIZZATIVI:

  • Limitare il più possibile gli accessi agli ospedali e delle “persone assistite/ospiti” presso le strutture sociosanitarie di varia tipologia della Regione FVG. Le Aziende devono limitare il più possibile tutti gli accessi ospedalieri di varia natura se non strettamente necessari. Tutte le prestazioni ambulatoriali e specialistiche oltre alla diagnostica devono essere sospese e spostate al termine dell’emergenza.
  • Le persone anziane devono accedere ai servizi sanitari SOLO SE STRETTAMENTE NECESSARI: importante è il ruolo di filtro dei
  • Valutare la possibilità di chiusura dei centri diurni per disabili e persone con fragilità, se il numero di utenza è
  • Verificare la CORRETTA E IMPORTANTE gestione dei flussi dei pazienti negli ospedali mediante la creazione di zone filtro utilizzando personale sanitario. Si deve invitare la popolazione a non andare negli ospedali se non strettamente necessario

Nelle zone filtro la gestione dei flussi deve essere garantita all’ingresso di ogni ospedale mediante la misurazione della temperatura  che ha la finalità di non far accedere nelle strutture chi ha una evidente sintomatologia.

  • Predisporre una direttiva unica regionale di gestione nei flussi negli uffici territoriali sanitari e amministrativi, nelle mense aziendali, nei bar, nella ristorazione/aggregazione e negli uffici amministrativi.
  • Tutto il personale medico, sanitario, tecnico sanitario, amministrativo collocato in area sanitaria che è a contatto con l’utenza deve utilizzare correttamente i DPI identificati dalla unità di crisi aziendale (si chiedono in merito indicazioni precise e puntuali da emanarsi a livello regionale).
  • Sospensione per i prossimi 30 giorni di tutta l’attività ORDINARIA PROGRAMMATA ambulatoriale e di sala operatoria/ interventistica. La riduzione dell’attività programmata è propedeutica alla identificazione, mediante disponibilità volontaria, del personale infermieristico ed OSS da destinare alle Rianimazione alle Terapie Intensive e alle Malattie Infettive/Pneumologie (isolamento respiratorio), ai Pronti Soccorsi ed ai servizi di Emergenza Territoriale perché dette Unità Operative saranno sotto pressione nel momento del picco virale.
  • Si chiede inoltre di SOSPENDERE l’attività intramoenia libero professionale
  • Identificazione di aree protette in ambito ospedaliero dove destinare l’utenza risultata positiva al COVID-19 e in presenza di chiara (NO alla diluizione tra reparti/U.O. in caso di affollamento ed alti flussi: la promiscuità in questi casi crea notevoli problemi).
  • Identificazione di un canale di comunicazione istituzionale (tra SS. e Direzioni Aziendali e Regionali) per la segnalazione di disservizi o immediati interventi migliorativi.

Dal punto di vista CONTRATTUALE siamo a proporre:

  • Destinare tutte le risorse disponibili per le assunzioni di personale a tempo indeterminato e determinato anche con scorrimento graduatorie.
  • Destinare tutte le risorse disponibili a livello aziendali derivanti come per esempio: dal fondo del Direttore Generale, fondo destinato alla riduzione delle liste di attesa, fondo derivante dall’attività di supporto, fondo di cui Legge 1/2002 per finanziare specifiche progettualità. Si chiede pertanto, la destinazione a tali finalità delle risorse della Legge 1/2002 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 novembre 2001, n. 402, recante disposizioni urgenti in materia di personale sanitario” per incentivare e monetizzare il disagio derivante dai richiami in servizio, turni notturni/festivi, cambi turni continui, allo sforamento delle 11 ore di riposo giornaliero e settimanale del personale infermieristico, OSS, tecnici di laboratorio biomedico  e  tecnico  sanitario  di  radiologia  medica, tecnici di laboratorio.  Lo  stato  di  necessità derivante dall’emergenza sanitaria deve giustificare e garantire la presenza in servizio di più personale possibile con l’obiettivo di GARANTIRE IL MASSIMO ACCESSO ALLE CURE da parte della popolazione.
  • Destinare specifiche risorse aggiuntive regionali per finalizzare apposite progettualità legate all’emergenza.
  • Utilizzo immediato dello smart working per il maggior numero di personale possibile dipendente del SSR anche per garantire la regolare attività amministrativa. A tutt’oggi in nessuna azienda del comparto sanitario è stato possibile attivare il lavoro agile.
  • Agevolare i congedi ordinari, i congedi parentali ed il lavoro agile al personale sanitario e tecnico che ha figli fino ai 16 anni, o figli portatori di handicap o dipendenti che accudiscono persone anziane. Vanno tutelati i dipendenti che hanno importanti patologie che li rendono fragili e vulnerabili. Vanno inoltre valutati i dipendenti che si servono di mezzi pubblici per recarsi al lavoro perché hanno maggior probabilità di rischio di
  • Attivare immediatamente i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) a supporto e a garanzia della sicurezza degli
  • Segnaliamo che molte aziende non informano costantemente i dipendenti sull’evoluzione della situazione creando incertezza e senso di non

Vogliamo affermare, specialmente in questo momento di emergenza nazionale, che tutti i dipendenti del SSR “sono al servizio esclusivo della Nazione e, a maggior ragione, non possono essere solamente trattati da “Dipendenti”, ma vanno sostenuti e aiutati, perché dal loro “servizio” dipende il destino dei nostri genitori, figli, parenti, amici e conoscenti.

In attesa di sollecito riscontro e rimanendo a disposizione per ogni eventualità si porgono i nostri cordiali saluti.

 Esito incontro con l’Assessore Riccardi

Si è tenuto stasera il previsto incontro con l’Assessore Riccardi per fare il punto sull’emergenza Covid19 e il comparto sanità del FVG. Abbiamo ringraziato per l’enorme mole di lavoro che l’Assessore ed il suo staff stanno producendo in questi giorni, ringraziato tutte le donne e uomini della Sanità del Fvg e della Protezione Civile.

La diffusione anche in FVG del virus interessa tutti i servizi pubblici e privati  ma in particolare la vera trincea e avamposto di presidio e cure ossia la sanità.

Al momento in regione sono stati fatti 1344 tamponi con 99 positivi e 10 ricoveri, 134 sono i tamponi ancora in attesa dei risultati. La situazione è seria ma sotto controllo. Abbiamo risposto alla richiesta della Lombardia offrendo 5 dei 73 posti richiesti in terapia intensiva.

Si stanno organizzando tre centri in regione Tricesimo, Muggia e Pordenone dove accogliere persone che non hanno la possibilità di stare in quarantena in casa propria.

Tutti i tamponi vanno al Maggiore per il controllo di terza positività.

Gli operatori devono lavorare in questa fase complicatissima in totale sicurezza e prevenzione dai rischi del contagio, anche per poter garantire non solo la salute e sicurezza dei singoli ma anche la piena funzionalità delle strutture sanitarie, che non possono essere fermate a causa di contagi o situazioni similari. Abbiamo preteso una azione decisa e univoca in tutte le strutture.  Abbiamo chiesto all’Assessore di velocizzare l’acquisto di tutti i dispositivi DPI per tutto il personale sanitario, abbiamo chiesto notizie sulla tenuta della rete dei posti letto delle rianimazioni.  Suggerito il percorso per assumere in tempi rapidi, lo scorrimento graduatorie e assunzioni ex novo. A tale proposito abbiamo ricevuto la notizia di assunzione in aggiunta all’attuale piano delle assunzioni con risorse nuove per 66 Medici 8 Medici Radiologi 173 Infermieri e 74 Oss chiesto di incrementare anche con Tecnico di Laboratori e di Radiologia e Assistenti Sanitari al momento non previsti ma per noi di eguale importanza. Abbiamo chiesto è ottenuto massima urgenza il tutto verrà organizzato da ARCS. Gli Oss con avviso per titoli a tempo determinato per due anni poi stabilizzabili. Gli Infermieri stanno valutando il da farsi, noi abbiamo chiesto tempi rapidissimi.

Verranno modulate le attività e bloccata la chirurgia programmata. E’stata attivata l’allerta 13 della PC  per portare il servizio nelle case dei cittadini, hanno ad oggi risposto 190 sui 214 Comuni.

Riguardo ai dispositivi di protezione individuale (DPI) sono arrivate 16000 mascherine FPP2, occhiali,visiere e camici impermeabili. La preoccupazione del sindacato è quella di uniformare e ottimizzare immediatamente, nella prevenzione e sicurezza, tutto il sistema organizzativo per gestire al meglio l’emergenza.

Accolta la nostra richiesta di incrementare il fondo incentivante, saranno incrementate del 50% le attuali indennità per straordinari notturni/festivi e utilizzate una parte di RAR per alcune precettabiltá mirate.

Il senso del dovere e la grande professionalità degli operatori anche in FVG è un orgoglio da ricordare anche dopo, ma ci deve far riflettere sulle troppe volte in cui si è sottovalutato il valore del servizio pubblico. L’occasione deve essere quella per investire subito risorse per recuperare anni di tagli e assurde economie,  la situazione di emergenza potrà insegnarci quanto importante è la sanità pubblica e tutto quello che si muove intorno ad essa.