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CGIL, CISL, UIL SCUOLA BOCCIANO IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE

All'indomani dell'annuncio dell'assessore all'Istruzione
Il segretario della Cisl Scuola Dario Cauzer: “Decisione imposta dalla Provincia ed inaccettabile”

           I Sindacati della Scuola di Cgil, Cisl e Uil bocciano il piano di riorganizzazione della rete scolatsica annunciato dalla Provincia di Gorizia. “A pochi giorni dall’inizio dalle iscrizioni degli alunni alle scuole medie superiori e in attesa dei regolamenti e delle misure di accompagnamento della riforma – si legge in una nota congiunta – la Provincia impone alle scuole un piano che non è stato discusso con chi nella scuola lavora e opera con dedizione”.

           Si tratta di un piano – tra l'altro comunicato ieri in un breve incontro – che prevede uno stravolgimento dell’attuale sistema formativo della scuola secondaria superiore, con scorporamenti e successivi aggregazioni di Istituti “senza una logica che giustifichi tale scelta”. Infatti, sarà tolto al polo liceale di Gorizia il Liceo psicosociopedagogico che verrà aggregato al D’Annunzio ponendo fine ad una positiva esperienza di collaborazione e progettazione tra i tre licei. Al D’Annunzio verranno tolti gli indirizzi tecnici che saranno poi accorpati all’ITIS Galilei di Gorizia dal quale verrà scorporato il corso per Geometri con conseguente aggregazione all’Istituto Agrario di Gradisca.

           “Un vero e proprio marasma – commenta per la Cisl, Dario Cauzer – di cui non si comprende il motivo che avrà come effetto quello di impoverire l’offerta formativa della nostra provincia”.

           “Come organizzazioni sindacali – spiegano Cgil, Cisl e Uil – avremmo voluto che la Provincia coinvolgesse tutte le parti: rappresentanti delle scuole, dei genitori, degli alunni, degli enti locali, dell’industria, del commercio e tutti quanti insieme per trovare una soluzione condivisa per favorire lo sviluppo socio-economico della nostra provincia”.

           Secondo i Sindacati della scuola, questa operazione crerà ulteriore sconcerto agli alunni, alle famiglie e al personale della scuola che già sta lavorando in una situazione di disagio dovuta al taglio degli organici e all’incertezza di una riforma, calata dall’alto e che prevede una riduzione del tempo scuola con conseguente abbassamento della qualità del sistema d’istruzione e formazione.

Gorizia, 5 febbraio 2010