Esuberi Fantoni, via al confronto. Cgil Cisl e Uil: sacrifici sì, ma solo col piano industriale
OSOPPO. Non sarà una trattativa facile quella che inizieranno oggi alle 11 a Rivoli di Osoppo i sindacati con la famiglia Fantoni. La premessa a quello che potrebbe essere il primo di una lunga serie di vertici, infatti, è che l’azienda ha già annunciato l’intenzione di procedere a 120 esuberi e di rivedere pure i contratti integrativi siglati con i lavoratori negli ultimi quarant’anni. Insomma, una base di partenza “pesante” per un’impresa che ha messo sempre al primo posto l’innovazione e il rapporto con i dipendenti visti non come un numero, ma come una grande risorsa.
L’azienda si è vista però costretta a rivedere i contratti di solidarietà avviati nel marzo di due anni fa (proprio per tamponare la crisi senza rinunciare ai posti di lavoro) e a decidre per i licenziamenti a causa del perdurare della crisi. Materie prime quali energia, prodotti chimici e legno hanno infatti raggiunto prezzi alle stelle, nel 2009 il bilancio ha fatto segnare perdite per 8 milioni e l’unica strada percorribile per la proprietà è quella di rinunciare a 120 dei 680 dipendenti a Rivoli. I sindacati però, pur disposti a trattare con un’impresa che ha sempre avuto ottime relazioni sindacali, vogliono che da oggi si inizi a parlare della situazione dell’azienda a 360 gradi. «Abbiamo fatto il giro delle assemblee – spiega Villiam Pezzetta della Cgil – gli operai sono molto preoccupati, non vogliono esser sempre loro a pagare in questa crisi. Il sindacato non vuole che l’azienda parli solo di abbattimento dei costi di lavoro, vogliamo parlare della situazione globale dell’azienda». Mauro Franzolini della Uil chiarisce subito. «Fantoni vuole rivedere salari e orari di lavoro non dichiara solo esuberi e questo ci preoccupa fortemente. Il costo del lavoro soprattutto nelle divisioni Plaxil, infatti, non è la prima voce di spesa: per questo è strano che l’impresa metta sul piatto anche la revisione dei contratti integrativi con orari di lavoro e salari. Ecco allora che prima di sentir parlare di esuberi vogliamo da Fantoni conoscere il piano industriale per capire le prospettive future del gruppo». «L’obiettivo è quello di ridurre il numero degli esuberi – spiega il segrertario della Cisl-Alto Friuli, Franco Colautti – speriamo quindi che il dialogio sia produttivo. L’auspicio è anche quello che si sblocchi a breve l’iter per l’ampliamento del Cipaf così da dare nuove opportunità di lavoro nella zona». «La situazione è difficile – conclude la Cisl che sarà rappresentata al tavolo della trattative dal segretario Filca-Cisl, Bruno Minutti – ne parleremo anche con l’arcivescovo, monsignor Mazzocato, atteso fra due setimane in visita nella nostra sede di Gemona». (a.s.)
(dal Messaggero Veneto del 12 novembre 2010)