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DAYLI: NO ALLO SCIOPERO PREVENTIVO

No a giornate di sciopero per la vertenza aperta con la società Dayli: la Fisascat Cisl Fvg, ribadisce, confermando l’esito delle assemblee dei giorni scorsi con le lavoratrici dei diversi punti vendita della regione, la contrarietà allo sciopero. "In questo momento – chiarisce il segretario di categoria, Paolo Duriavig – è sufficiente mantenere lo stato di agitazione e soprattutto una costante pressione nei confronti della Direzione aziendale".
"Riteniamo sbagliato ed intempestivo – aggiunge – attuare iniziative di lotta in presenza di un prossimo incontro già fissato per il prossimo 3 giugno, tra le segreterie nazionali del sindacato e la direzione aziendale Dayli a Roma".
Nel corso di quell’incontro,- si legge in una nota della categoria – come Fisascat torneremo a chiedere garanzie per tutti i punti vendita dislocati sul territorio nazionale, e/o in alternativa di attivare la cassa integrazione straordinaria per dare copertura economica alle lavoratrici ed ai lavoratori coinvolti nel piano di ristrutturazione che ci è stato presentato.
"La situazione che si è determinata dopo l’acquisizione da parte del fondo Austriaco dei punti vendita ex SCLEKER – spiega ancora Duriavig – non ha dato i risultati che tutti ci aspettavamo".
Nell’ultimo anno infatti, gli investimenti prospettati avrebbero dovuto garantire il rilancio dell’azienda e conseguentemente il mantenimento dei livelli occupazionali: tutto ciò non è avvenuto creando forti disagi e preoccupazioni tra i dipendenti. Va aggiunto anche il blocco delle consegne da parte dei fornitori, con il risultato che sia il magazzino centrale che i negozi sono pressoché vuoti. "E’ pertanto necessario – incalza il segretario cislino – che si mettano in sicurezza i dipendenti attivando la cigs per 24 mesi per motivi di ristrutturazione, in attesa di una possibile futura cessione ad altre aziende e gruppi del settore".
"Riteniamo sbagliata la scelta di proclamare uno sciopero preventivo in questa fase delicata della vertenza; scelta che rischia di fare perdere salario ai lavoratori e spaventare eventuali futuri compratori".
Come Fisascat Fvg, unitariamente alla segreteria nazionale, ci riserviamo di attivare tutte le iniziative e le manifestazioni utili, compreso lo sciopero, per trovare soluzione al problema della salvaguardia dei posti di lavoro a rischio.
"Purtroppo – conclude Duriavig – ancora una volta siamo a ribadire che per la Fisascat Cisl lo sciopero è uno strumento utile per raggiungere un obiettivo, mentre per altri è solo obiettivo".

Ufficio stampa Cisl Fvg

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