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CU, la Cisl accusa: Udine non salda gli acconti ai dipendenti. Chiesto un incontro con la Regione e con il sindaco

«C’è stato detto che gli uffici non riescono a pagare per motivi tecnici, ma solo Udine si trova in questa situazione». Così il segretario regionale della Cisl Giovanni Fania ha spiegato l’anomalia-Udine che non ha saldato gli acconti ai dipendenti. E annunciato che oggi chiederà un incontro al sindaco Furio Honsell e all’Anci. «Se sarà necessario – ha proseguito Fania – organizzeremo anche una manifestazione sotto il Comune di Udine, per capire perché non ha ottemperato alla circolare. Honsell deve decidere se sta con l’Anci oppure no».
«Il Comune di Udine è l’unico che non ha ancora pagato gli acconti ai dipendenti». I lavoratori dell’amministrazione comunale stanno aspettando dal 1° dicembre 2009 una cifra che va da 195 euro fino a 326 euro, a seconda del tipo di posizione. Secondo l’appello lanciato ieri mattina dalla Cisl, che ha convocato gli stati generali del pubblico impiego, l’amministrazione udinese è l’unica a non aver saldato gli acconti, nonostante la delibera dell’Anci che chiede di pagare l’80%. La contesa, secondo i dati forniti da Cgil, Cisal, Uil e Ugl, che non hanno firmato la pre-intesa e organizzato la consultazione tra i dipendenti del Comparto, è sulle cifre che da questo mese i dipendenti pubblici avranno in busta paga. Cifre che vanno da un minimo di 16,33 euro lordi il mese, per i funzionari, fino a un massimo di 28,37 euro per gli impiegati "semplici". A seconda della categoria da marzo nelle tasche dei lavoratori del Comparto unico finiranno in media 25 euro lordi. «Il contratto è ingessato da oltre tre anni – ha spiegato il segretario regionale della Cisl, Giovanni Fania – e ci impedisce di andare avanti anche sul fronte della contrattazione di secondo livello». «La Regione – ha aggiunto la segretaria nazionale della Fp Daniela Volpato – si è attardata sin troppo sul completamento del quadro nazionale, che ha stabilito per tutti i lavoratori del pubblico impiego un aumento contrattuale del 3,2%». La Cisl chiederà anche un incontro con la Regione. «L’obiettivo è quello di definire il contratto regionale di primo livello, al palo appunto da tre anni – hanno detto i cislini -, poi aprire un tavolo di contrattazione di secondo livello per il 2011, poichè ci sono ancora fondi contrattuali da ripartire, e infine sollecitare il presidente Fvg Renzo Tondo a trovare un accordo per regolamentare, in assenza del contratto regionale 2010/2012, il nuovo sistema di relazioni sindacali». Altra partita è tensione, denunciata da Fania, sul fronte delle elezioni per le Rsu in programma dal 4 al 7 aprile in 238 enti. «Si sono aperte – ha commentato il segretario regionale – in un clima che non ci piace. In certi Comuni i nostri delegati sono stati presi di mira e minacciati. Lanciamo un appello per ripristinare al più presto un clima sereno e raffreddare gli animi, perché se necessario ricorreremo alla tutela dei delegati che rappresenteranno al tavolo le trattative anche per vie legali». 

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