
PLEBISCITO PER MONTICCO, CONFERMATO ALLA GUIDA DELLA CISL FVG
Il congresso della Cisl Fvg riconferma Alberto Monticco: “Continueremo ad essere una Cisl vitale, propositiva, aperta ai cambiamenti”. Con Monticco in segreteria, Renata Della Ricca e Cristiano Pizzo
Un voto che è un plebiscito, quello incassato da Alberto Monticco, che dal congresso regionale esce di nuovo alla guida della Cisl del Friuli Venezia Giulia. “Sono onorato di questa riconferma e della fiducia che mi è stata riconosciuta, e soprattutto di poter rappresentare e far parte di una Cisl così coesa, vitale, propositiva ed aperta ai cambiamenti”. E’ così che Monticco, assieme alla sua squadra composta da Renata Della Ricca e Cristiano Pizzo, accoglie il suo nuovo mandato, con soddisfazione ed obiettivi chiari: “Le sfide che ci attendono sono molteplici e sicuramente complesse: raggiungere le persone che stanno manifestando bisogni nuovi, dettati da un’epoca di incertezza, contrastare attraverso il lavoro stabile e di qualità la crescente povertà, che si sta insinuando drammaticamente anche nella nostra regione, immaginare e sperimentare nuove forme contrattuali ed alleanze anche con altri mondi, da quello artigiano a quello cooperativo, per rispondere alle sollecitazioni del mercato del lavoro.
“Vogliamo segnare ipotizzare nuove forme di contrattazione da sperimentare in regione, tenuto conto delle sfide che attendono il mondo della produzione ed il mercato del lavoro, ma anche i nuovi assetti sociali, sicuramente molto più fragili rispetto al passato. Punteremo, in particolare, a ragionare su di una contrattazione che potremmo definire di principi stringenti, che coinvolga, nella sua attuazione, anche la Regione Fvg, ad esempio rispetto a clausole contrattuali da inserire nei bandi per la definizione di appalti e sub appalti” – anticipa Monticco.
L’altro tema forte e che caratterizzerà anche il nuovo mandato cislino è il rapporto e il radicamento con il territorio. “Credo – ha incalzato Monticco – che oggi come oggi sia indispensabile costruire un rinnovato rapporto con il territorio, anche in questo caso non senza tenere presente i grandi mutamenti di questi anni, calo demografico e spopolamento di alcune aree, solo per citare quelli a più alto impatto. Ed è chiaro che servizi, tutele, assistenza vanno in qualche modo ripensati, anche stringendo alleanze con gli altri mondi associativi, da quello cooperativo a quello dell’artigianato, che operano sui territori e a favore delle comunità”.
Infine, ultimo, ma non ultimo, il tema più interno all’Organizzazione e che riguarda, in particolare, due punti chiave su cui Monticco scommette con decisione: il ricambio generazionale, ma anche lo svecchiamento dell’apparto. “Da una parte abbiamo la necessità di arricchire le nostre strutture e, in particolare, le Federazioni, di forze nuove, di giovani pronti ad affrontare la vita sindacale, da operatori e da dirigenti. Giovani che, in parte, abbiamo iniziato a formare con un corso lungo conclusosi poco tempo fa e che ha visto impegnati 120 delegati nei luoghi di lavoro, 40 dei quali sono stati già inseriti nei nuovi organismi usciti dai congressi territoriali e di Federazione. Dall’altra parte, però, abbiamo senz’altro bisogno di rendere il nostro apparato più flessibile, meno ritualizzato e soprattutto più veloce nel rispondere alle sollecitazioni di un mondo del lavoro in rapidissima trasformazione”.