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SCUOLA E TRASPORTI, NEGARE IL PROBLEMA NON LO RISOLVE

Inutili gli ingressi scaglionati a scuola: servono soluzioni di altro tipo. Giudizio negativo anche sul concorso straordinario.

Scuola ancora nel mirino, tanto che la Cisl Fvg, assieme alla sua categoria, scende in campo chiedendo un incontro urgente agli assessori competenti, per trovare una soluzione anche al problema della mobilità degli studenti. Non rassicurano, infatti, le affermazioni di Pizzimenti, sulla regolarità dei trasporti, perché il sovraffollamento delle corse è quanto mai reale e sotto gli occhi di tutti, anche in Friuli Venezia Giulia. Inutile, poi, la soluzione adottata dall’ultimo DPCM, che certo non risolve le criticità evidenziate nel primo mese di scuola. “Posticipare l’ingresso alle 9 – commenta la referente della Cisl Scuola Fvg, Tina Cupani – non ci pare una soluzione adatta alla nostra realtà, senza contare l’aumentato rischio di assembramento, e dunque di contagio, da parte dei ragazzi in atteso dell’avvio delle lezioni”. “Dobbiamo – esorta per la Cisl Fvg, il segretario Franco Colautti – fare in modo che la scuola continui ad essere, come è stato finora, un luogo sicuro e che non vada vanificato l’impegno ed il lavoro di tutti i dirigenti e personale che hanno reso possibile, in sinergia con gli enti locali, la riapertura”. “Su questo – incalza Cupani – vogliamo essere ascoltati: i problemi da affrontare sono ancora troppi, dalle carenze di organico che non sono state ancora colmate nonostante siamo a fine ottobre, alla scarsa disponibilità dei mezzi di trasporto. Situazioni insostenibili che pregiudicano l’andamento della scuola, mettendo a rischio la didattica in presenza”. A preoccupare, invece, sul fronte nazionale sono i concorsi straordinari. Se, infatti, è vero che alcuni docenti precari potranno sostenere le prove nei laboratori delle scuole di Udine e Pordenone, è altrettanto vero che i più dovranno spostarsi in altre regioni, come Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria. In entrambe le ipotesi, negli istituti che ospiteranno i partecipanti sono stati rilevati casi di positività, con intere classi in quarantena. “Confidiamo ancora in un intervento dei Prefetti, a cui abbiamo la settimana scorsa manifestato tutta la nostra contrarietà. Certo è che questo concorso rimane incomprensibile. Al netto dell’esclusione di prove supplettive per i candidati costretti all’isolamento o positivi, è a dir poco sconcertante, se non folle, la calendarizzazione in piena emergenza sanitaria, tanto più che i docenti che supereranno la prova potranno essere stabilizzati solo a partire dal mese di settembre 2021” – conclude Cupani, ricordando anche le quotidiane richieste di aiuto e sostegno del personale della scuola al Sindacato.