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RINNOVO CCNL OPERAI AGRICOLI: ROTTURA DELLE TRATTATIVE

Dopo un lungo confronto, la delegazione trattante di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, di cui fanno parte i segretari regionali di categoria del Friuli Venezia Giulia, Claudia Sacilotto, Fabrizio Morocutti e Pierpaolo Guerra, ha dovuto prendere atto dell’impossibilità di proseguire la negoziazione del rinnovo del CCNL scaduto il 31.12.2017.
“Sono troppi – spiegano le OO.SS. – i punti di disaccordo emersi con le parti datoriali. Le loro richieste sono state ingombranti, per quantità e rilevanza, rispetto alle rivendicazioni contenute nella piattaforma sindacale; basti pensare alla richiesta di abolizione del limite dell’orario di lavoro giornaliero, con tutte le sue implicazioni, anche previdenziali, in un settore dall’alta frammentazione e dalle esigue dimensioni aziendali”.
“Altro punto critico  è stata la proposta datoriale di introdurre un salario minimo nazionale, che confligge con l’attuale struttura salariale. Anche sulla nostra disponibilità a definire una particolare regolamentazione per le aziende plurilocalizzate, cioè con produzioni agricole in più province italiane, non è stato riscontrato il giusto apprezzamento. Così come, in materia di appalti, non è stata colta la giusta attenzione verso norme capaci di frenare il dilagante fenomeno di esternalizzazione della manodopera senza adeguata copertura contrattuale”.
“Ci auguriamo di tornare presto a negoziare anche sui punti che in questa fase della trattativa non hanno ancora ricevuto la considerazione che meritano, come: l’aumento salariale, il recepimento dei principi contenuti nella Legge 199 contro il caporalato, nonché in riferimento alla Rete del lavoro agricolo di qualità, i nuovi strumenti di welfare, il rafforzamento dei diritti individuali e sindacali. La volontà sindacale, è quella di chiudere la trattativa siglando un contratto forte, equilibrato e degno di un settore strategico per il nostro Paese, che coinvolge a livello nazionale oltre 1milione di lavoratrici e lavoratori, mentre a livello nostro regionale circa 14.000 a tempo determinato e 4.000 a tempo indeterminato.
Abbiamo invece percepito, in questa fase di negoziazione, il tentativo di destrutturare il contratto nazionale mettendo a rischio il consolidamento dei diritti e della qualità del lavoro agricolo.
E’ stato deciso pertanto di proclamare lo sciopero generale per l’intera giornata del 15 giugno. Le modalità della protesta saranno decise nei prossimi giorni e comunicate alle Lavoratrici e Lavoratori in apposite assemblee nei luoghi di lavoro.

Claudia Sacilotto
Segretaria regionale FAI Cisl
Fabrizio Morocutti
Segretario regionale FLAI Cgil
Pierpaolo Guerra
Segretario regionale UILA Uil