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INFORTUNI SUL LAVORO, COME PREVENIRLI

Martedì 19 a Udine la presentazione della piattaforma unitaria dei sindacati sulla sicurezza

Rafforzare la prevenzione, la formazione e i controlli sulla sicurezza su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia, con particolare attenzione al settore degli appalti, dove maggiore è l’esposizione al rischio infortuni. Queste le richieste al centro della piattaforma sulla sicurezza di Cgil, Cisl e Uil del Friuli Venezia Giulia, che nella mattinata di martedì 19 giugno verrà presentata a Udine prima agli esecutivi unitari delle tre confederazioni, poi ai media, in una conferenza stampa convocata alle 12 nella sede Cgil di via Bassi 36.
Nel documento una serie di rivendicazioni forti da portare avanti non soltanto nei confronti delle aziende e delle forze imprenditoriali, ma anche della Regione, delle aziende sanitarie, dell’Inail e delle Direzioni territoriali del lavoro. «Il drammatico aggravarsi dell’andamento infortunistico, con 8 casi mortali dall’inizio dell’anno e dopo un 2017 che aveva già fatto segnare un incremento sia dei casi mortali (26, +30%) sia degli infortuni totali (+1,3%) – spiegano i segretari regionali Villiam Pezzetta (Cgil), Alberto Monticco (Cisl) e Giacinto Menis (Uil) – è l’effetto combinato di una timida ripresa economica e occupazionale e soprattutto di un peggioramento generale delle condizioni di lavoro, con una progressiva diffusione della precarietà e del ricorso agli appalti, senza dimenticare gli effetti della riforma Fornero e del drastico prolungamento della vita lavorativa».
Da qui, per i sindacati, la necessità di un «rinnovato e straordinario impegno sul fronte della prevenzione», anche attraverso lo stanziamento di risorse dedicate per potenziare le attività di ispezione sul lavoro delle Aziende sanitarie, per la formazione di lavoratori e Rls, per l’istituzione di rappresentanti per la sicurezza di sito, in tutti quei contesti dove il forte ricorso agli appalti concentra molti lavoratori appartenenti ad aziende diverse. Tra le richieste della piattaforma, sempre in tema di appalti, anche la sottoscrizione di un protocollo regionale che escluda, quantomeno dal settore pubblico, il ricorso alle gare al massimo ribasso.