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CONGRESSO CISL FVG, AL CENTRO LA VIOLENZA DI GENERE

Il XIII congresso della Cisl Fvg, in occasione della Giornata della Donna, mette al centro della sua riflessione anche il tema della violenza di genere, con una tavola rotonda intitolata Dalle parole contano al Codice rosso”.

Intervervengono l’assessore regionale alla famiglia, Alessia Rosolen, il sostituto procuratore presso il Tribunale di Pordenone, Federico Facchin, l’avvocatessa della famiglia di Lisa Puzzoli, Enrica Lucchin, e la coordinatrice delle donne Cisl Fvg, Luciana Fabbro.

La tavola rotonda sarà introdotta dalla segretaria Cisl FVg, Claudia Sacilotto ed anticipata dalla toccante testimonianza di Mariella Zanier, madre di Lisa Puzzoli, uccisa nel 2012 a Viallaorba di Basiliano, dall’ex fidanzato. Chiuderà i lavori, Alberto Monticco.

“Si tratta di un’iniziativa – commenta per la Cisl Fvg, Claudia Sacilotto – che parte da alcuni dati che non possono non preoccuparci: quello dell’aumento considerevole dei femminicidi in Italia, ma anche quello che riguarda, ad esempio, il numero sempre crescente di richieste di aiuti, probabilmente legato anche alla pandemia, con la “reclusione forzata” in casa. Basti pensare che, guardando al solo Friuli Venezia Giulia, le segnalazioni al numero 1522, ad esempio, tra il 2019 e il 2020 hanno avuto una forte impennata soprattutto nel secondo trimestre, passando da 73 a 122, mentre tra il 2020 e il 2021 notiamo una crescita significativa nei mesi estivi (ultimo dato disponibile) con 75 richieste a fronte delle 53 dello stesso periodo dell’anno precedente. Segno che c’è ancora molto da fare e che la tutela delle donne deve rimanere una priorità, dentro e fuori i posti di lavoro”

“Con questa iniziativa – aggiunge Monticco – vogliamo approfondire un tema che come Cisl ci è molto caro, ovvero quello del contrasto ad ogni forma di violenza, molestia e discriminazione ai danni delle donne. E’ un tema che, anche attraverso il nostro Coordinamento Donne, ci sta accompagnando ormai da diversi anni e che negli ultimi si è concentrato soprattutto sul linguaggio, come primo veicolo di non pregiudizio, un progetto che abbiamo concluso a livello locale i giorni scorsi e che oggi stiamo portando avanti a livello transfrontaliero con la vicina Slovenia, nell’ambito di un Erasmus+. Aver deciso di inserire all’interno del nostro congresso la riflessione sui femminicidi e, in particolare, sulle deludenti ricadute del Codice rosso, nonostante le sempre più numerose richieste di assistenza, anche per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, va ad enfatizzare ancor di più come il tema per noi sia assolutamente centrale”.