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Rinnovato a Pordenone l’integrativo del mobile

                 La provincia di Pordenone ha rinnovato un importante accordo che entra di diritto tra gli integrativi di maggior significato nel panorama nazionale e che oltretutto, per quanto attiene al comparto del Legno, è l’unico realizzato in Italia.

                 Dopo una numerosa serie di incontri e di approfondimenti di merito che le delgazioni di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno avuto con la qualificata rappresentanza della sezione Legno-Arredo di Unindustria Pordenone, si è appunto siglata un’ipotesi che si sostanzia su diversi punti qualificanti.

                 Il primo dei quali è la creazione di una Commissione Paritetica Provinciale (COM.PAR.T) che avrà ampie attribuzioni di analisi, ma anche propositive su varie tematiche concernenti il settore: si tratta di un’occasione ulteriore per qualificare il dialogo ed il confronto tra tutti i protagonisti (anche di livello pubblico-istituzionale) di questo complesso comparto.

                 Il punto relativo alla sicurezza (tema che sia le organizzazioni datoriali che sindacali hanno motlo a cuore) viene valorizzato all’interno dell’integrativo con precisi impegni nel trovare soluzioni praticabili, oltre a concretizzare monitoraggi continui e puntuali interventi a tutela della salute dei lavoratori.

                 Il nucleo dell’accordo, però, poggia du precisi parametri: il miglioramento degli indici di presenza e di qualità-redditività della produzione (che saranno preventivamente discussi ad inizio anno) avraà un ampio ventaglio di applicazione, al fine di trovare la modalità migliore che garantisca all’azienda una resa il più possibile efficiente, oltre ad assicurare contestualmente dei premi economici che incentivino e compensino i lavoratori artefici di tali proficui risultati.

                 L’ulteriore valore di tale accordo è confermato dalla capacità di semplificazione dello stesso che i soggetti stipulanti sono riusciti a raggiungere: giustamente si è convenuto che ogni azienda e ogni singolo lavoratore deve avere la possibilità di verificarne la realizzabilità ed applicarlo senza eccessiva difficoltà.
In sintesi, un accordo positivo, “agile”, che dovrebbe essere alla portata di innumerevoli aziende. Un patto che oltretutti nasce in un momento di pesante difficoltà dell’intero distretto del mobile, stretto da una crisi economico-produttiva che ha pesantemente colpito una provincia, che fino a pochi mesi fa, era un fiore all’occhiello del NordEst.

                 Anche dal punto di vista economico, questo integrativo ha un peso notevole, dato che al suo pieno raggiungimento riconosce la cifra di euro 1.400.

                 I segretari categoriali di Cgil, Cisl e Uil, Giuseppe Dario, Viviano Cosolo e Antonio Verrillo espirmono, dunque, soddisfazione per l’equilibrato risultato conseguito.

Pordenone, 18 giugno 2009

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg