Top
 

Comunicati

Cisl FVG > Archivio informativo  > Comunicati  > «DDL SVILUPPOIMPRESA. OBIETTIVI CONDIVISIBILI, MA SERVIRANNO DOTAZIONI ADEGUATE»

«DDL SVILUPPOIMPRESA. OBIETTIVI CONDIVISIBILI, MA SERVIRANNO DOTAZIONI ADEGUATE»

Cgil, Cisl e Uil dopo l’incontro con Bini: “Fondamentale puntare su recupero e qualità dell’occupazione”

«È un disegno di legge che guarda a obiettivi condivisibili di sostegno alla crescita e alla modernizzazione del nostro tessuto economico e imprenditoriale, ma che andrà approfondito nelle misure specifiche e soprattutto dotato di risorse adeguate. Importante, comunque, che tra i pilastri su cui si fonda il provvedimento ci siano il confronto e la condivisione con le parti sociali». Questo il giudizio, ancora interlocutorio, espresso dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Friuli Venezia Giulia, Villiam Pezzetta, Alberto Monticco e Giacinto Menis, al termine dell’incontro con l’assessore Bini per un esame del disegno di legge Sviluppoimpresa, che si appresta a riprendere il suo iter dopo lo stop forzato imposto dall’emergenza Covid.

«Dalla crisi che ancora colpisce molti settori del nostro tessuto economico  – proseguono Pezzetta, Monticco e Menis – si esce non soltanto con le misure di emergenza messe in campo dal Governo e dalla Regione, ma anche riprendendo, su scala regionale come a livello nazionale, i fili delle politiche economiche e industriali, guardando anche a obiettivi di medio e lungo periodo. Obiettivi che non possono prescindere, al di là delle misure specifiche che saranno varate attraverso questa legge, da un indispensabile rafforzamento della nostra rete infrastrutturale, fisica e digitale, e da un’indispensabile politica di messa in sicurezza e valorizzazione del territorio, fondamentale volano per la ripresa di tutto il manifatturiero. Per quanto riguarda più specificamente le politiche d’incentivazione alle imprese, serviranno interventi più selettivi rispetto al passato, capaci di premiare chi investe sull’innovazione, sulla qualità del prodotto e dell’occupazione. Quell’occupazione che uscirà inevitabilmente penalizzata dalla crisi che stiamo vivendo e il cui rilancio deve rappresentare sempre l’obiettivo centrale di ogni intervento di politica industriale».