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CISL SCUOLA, RIAPERTURA SCUOLE ALL’INSEGNA DELLA PREOCCUPAZIONE

Molte le perplessità del Sindacato. Antonella Piccolo: “Disposizioni inapplicabili: decisivo il ruolo delle famiglie”

Rientro a scuola all’insegna della preoccupazione e dei timori. Malgrado i chiarimenti del Ministero sui contenuti della circolare emessa i giorni scorsi, rimangono dubbi e criticità irrisolte. Ad esprimerli è la segretaria della Cisl Scuola Fvg, Antonella Piccolo: “Siamo di fronte – sostiene – a disposizioni che sembrano non tener conto della concreta situazione con la quale i dirigenti e tutto il personale scolastico avranno a che fare nei prossimi giorni, basti pensare alla gestione degli alunni non vaccinati in caso di contagi e alla relativa organizzazione della didattica a distanza”. Per quanto riguarda la situazione odierna, la fotografia, destinata ad aggravarsi nei prossimi giorni, è in Friuli Venezia Giulia a macchia di leopardo, con punte, in alcuni plessi scolastici del territorio, di 6/7 studenti assenti per classe e diversi docenti a casa. Problemi si riscontrano anche per quanto attiene alle sostituzioni del personale docente considerando che le graduatorie della primaria sono già da tempo esaurite, comprese anche le fasce in cui sono inseriti gli studenti del 3/4/5 anno di Scienze della Formazione primaria. Altrettanto problematica è la situazione delle medie e superiori con la difficoltà di reperire insegnanti di materie scientifiche e lingua inglese.

Tra le altre criticità evidenziate dalla categoria, vi è senz’altro la mera raccomandazione circa la distanza interpersonale, soprattutto per quanto riguarda gli spazi adibiti a mensa. Una semplice “raccomandazione” non è sufficiente, anzi presta il fianco ad uno scarico di responsabilità sui dirigenti scolastici nei casi, prevedibilmente molto frequenti, in cui sussista un’oggettiva impossibilità di garantire tale distanziamento.

“Va poi denunciata  – continua Piccolo – l’inapplicabilità delle disposizioni riguardanti l’uso delle mascherine FFP2, la cui fornitura, peraltro prevista per i soli docenti, non risulta essere al momento avvenuta”.
È in generale la situazione di aumento esponenziale dei contagi, che coinvolge in modo crescente anche il personale scolastico, a rendere estremamente complicata la gestione di un ritorno alle attività didattiche nel quale siano pienamente garantite le indispensabili condizioni di sicurezza per gli alunni e per il personale. Potrebbe addirittura, in qualche caso, – si legge nel comunicato della Cisl Scuola – rivelarsi impossibile far fronte all’ordinaria attività per mancanza di personale a disposizione. Il rischio è che i modelli operativi indicati nel decreto e nella circolare, tanto più per l’impatto di altri fattori esterni e incontrollabili (in primis i servizi di trasporto) si rivelino nei fatti di impossibile attuazione. In questa situazione è ancor più indispensabile assicurare alle scuole ogni necessario supporto, a partire da quelli di carattere sanitario, mentre è decisivo il ruolo che le famiglie sono chiamate a svolgere, in un quadro di corresponsabilità educativa che sempre più dovrà caratterizzare il loro rapporto con le istituzioni scolastiche.