Cisl Fp e Csa difendono la firma sul Comparto Unico
«Nella firma ha prevalso la responsabilità. Non ce la sentivamo di mettere a rischio il contratto di 16 mila dipendenti»: questi i motivi per i quali la Cisl e la Csa hanno sottoscritto, due giorni fa, l’accordo con la Regione sul Comparto unico, accordo che invece non è stato firmato da Cgil, Uil, Ugl e Cisal.
«La preintesa sul Comparto unico del Friuli Venezia Giulia – hanno spiegato ieri, a Trieste, Cisl e Csa – è migliore del contratto nazionale». Sono stati i responsabili regionali delle due organizzazioni, Pierangelo Motta e Sergio Zucca, a parlare. «Abbiamo raggiunto l’obiettivo dell’incremento del 3,2% – ha detto Motta – e naturalmente questo dimostra che il contratto regionale del Comparto unico ha incrementi superiori al contratto nazionale». Gli aumenti vanno dai 55 ai 75 euro mensili, che vanno moltiplicati per 14 mensilità, e non per 13 come a livello nazionale. «I nostri iscritti – ha aggiunto Motta – ci hanno chiesto di non arrivare allo sciopero». «Abbiamo fatto un pò i Robin Hood – ha aggiunto Zucca – dando di più alle fasce più basse. Circa il 98% della base ci ha chiesto di firmare e di chiudere la vertenza».
