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BONUS POVERTÁ: LA CISL FVG CHIEDE MAGGIORE SINERGIA TRA ASSESSORATI

Bene il milione e mezzo in più sul bonus contro la povertà ed il fatto che la Regione sia riuscita, ad oggi, a coprire la crescente richiesta, ma la parola d’ordine deve essere evitare che la Misura regionale di Integrazione al Reddito diventi una misura puramente assistenziale. Per scongiurare questo rischio la Cisl Fvg va dritta al punto: “Occorre – spiega il segretario, con delega al welfare, Luciano Bordin –sia una maggiore capacità di governo da parte dell’Assessorato al Sociale rispetto ai rapporti con gli Ambiti socio-assistenziali che poi erogano la prestazione, seguendo materialmente le persone; sia una più forte sinergia tra l’assessorato stesso e quello al Lavoro, in modo tale che il Mia possa avere un percorso compiuto”. Vale a dire, serve – per il Sindacato – non solo potenziare gli strumenti a disposizione degli Uffici del Lavoro, a partire dalla sottoscrizione del Patto di inclusione, ma anche fornire tutti quegli assets, come la formazione, finalizzati all’inserimento lavorativo, che deve rimanere, dove possibile, l’obiettivo ultimo dell’intervento regionale. Altro tema su cui mettere mano con urgenza e che preoccupa la Cisl Fvg, è quello dei tempi di erogazione del bonus e di tutto ciò che ci ruota attorno. “Se da un lato – commenta ancora Bordin – lo strumento del Mia non può che essere condiviso, vista anche la portata delle domande che va a coprire, dall’altro riteniamo che debba essere ancora messa a punto la funzionalità complessiva della struttura, a partire da rapporto complesso tra l’Assessorato e Inps rispetto anche all’integrazione tra il Mia regionale e il Sia nazionale”. Senza contare – conclude la nota cislina – le preoccupazioni legate al coordinamento con le nuove misure nazionali sulla povertà, ovvero il ReI, che entrerà in vigore il prossimo primo gennaio.