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Un po’ di chiarezza sulla questione della riforma del secondo ciclo d’istruzione

In questi momenti di confusione totale per quanto riguarda l’applicazione della riforma per la scuola secondaria di II grado(superiori), quello che appare o che si legge secondo la Cisl Scuola del Friuli Venezia Giulia è molto distante da quello che effettivamente le decisioni politiche stanno decretando. Una cosa è certa, la riforma decisa, se parte, deve iniziare solo dalla prima classe. Questo è il punto cardine per dare garanzia agli studenti, ai docenti e alle famiglie. I percorsi scolastici devono essere assolutamente chiari per chi è in prosecuzione e per chi inizia il percorso di studi nella scuola secondaria.

Invece il nodo da sciogliere, sicuramente importante è centrale, è il rapporto difficile in sede di Conferenza unificata delle regioni e il superamento delle questioni poste dal Consiglio di Stato sull’eccesso di delega evidenziato nei regolamenti. Ma, pare, che questi ostacoli siano superati positivamente e che a fine gennaio o agli inizi di febbraio gli schemi di decreto dovrebbero approdare in seconda lettura presso il Consiglio dei Ministri.

Per quanto riguarda la certificazione dell’obbligo d’istruzione, la Conferenza Stato Regioni, ha espresso il proprio parere è sarà oggetto di un decreto ministeriale di prossima emanazione e la certificazione sarà applicabile già dal corrente anno scolastico.
Inoltre sui CPIA (Centri per l’istruzione degli adulti), la Conferenza ha raggiunto l’intesa sui centri già istituiti nelle Regioni.

Per la Cisl Scuola, è impraticabile l’emanazione del decreto sul nuovo assetto delle classi di concorso perché rischia di mettere ancora una volta la determinazione degli organici di diritto della scuola secondaria per l’anno scolastico 2010/11.

La Cisl Scuola ribadisce fortemente come i necessari interventi di riforma non devono essere condizionati da logiche di mero contenimento della spesa come già avvenuto in larga parte, con i provvedimenti fin qui adottati sulla scuola.

La CISL Scuola regionale, per quanto riguarda la riforma del Secondo Ciclo richiama le seguenti necessità a garanzia che:

  • l'avvio veda coinvolti contestualmente licei, istituti tecnici ed istituti professionali;
  • il nuovo ordinamento si attivi soltanto per le classi prime;
  • si assicurino per le classi successive alla prima le condizioni indispensabili per garantire la continuità dei percorsi avviati, sia in termine di organico che di "regimi orari";
  • siano rimodulati, a tal fine, entità e tempi della manovra avviata con il decreto-legge 112/08;
  • si preveda un consistente piano di supporto in termini di formazione e riqualificazione del personale cui è affidata la gestione dei nuovi ordinamenti;
  • sia salvaguardato un organico potenziato, così come previsto negli schemi di regolamento per assicurare una qualificata offerta formativa;
  • siano garantiti i livelli di qualità in base alle raccomandazioni europee per consentire l'equivalenza dei titoli in uscita.

Nel frattempo saranno impartite le disposizioni sulle iscrizioni degli alunni per il prossimo anno scolastico: si prevedono due distinti circolari, la prima delle quali – di imminente emanazione – riguarderà la Scuola dell'Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I grado (Medie), mentre la seconda riguarderà il Secondo Ciclo e sarà emanata ad approvazione definitiva dei regolamenti.

I termini per le domande di iscrizione saranno pertanto differenziati: per il Primo Ciclo potrebbero collocarsi tra il 25 e il 27 febbraio; per il Secondo Ciclo la scadenza più probabile sarà quella del 26 marzo.

In conclusione considerato l’iter parlamentare dei vari decreti, per quanto sopra evidenziati, riteniamo improrogabile che la regione Friuli Venezia Giulia, nella persona del suo responsabile all’Istruzione, aprire una tavolo di concertazione per decidere insieme alle OO.SS., come saranno riorganizzate “non razionalizzate” le nostre scuole secondarie di II grado. Sappiamo degli incontri interlocutori dei vari Assessori provinciali con le parti sociali, ma tali restano, nella sostanza ora occorre entrare nel merito, aprendo un tavolo regionale che dia garanzie e chiarezza alle famiglie agli studenti e ai lavoratori.

Palmanova, 8 gennaio 2010