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Sciopero negli Uffici Giudiziari della regione

ACANFORA (CISL FP): “ I lavoratori hanno detto “NO” all’immobilismo e “SI’ al Contratto Integrativo”
Solo del 25% l’adesione all’iniziativa

“Rispettiamo chi ha ritenuto di aderire allo sciopero del 5 Febbraio negli Uffici Giudiziari di tutta Italia e, quindi anche nella nostra regione, proclamato da CGIL FP UIL PA FLP e RdB, ma i dati rilevati nei vari posti di lavoro evidenziano una partecipazione molto inferiore a quella annunciata dai promotori”: così il segretario regionale della CISL Funzione Pubblica del Friuli V.G., Enrico Acanfora, commenta l’iniziativa di venerdì scorso. “Soprattutto nella nostra regione – spiega – l’adesione è risultata solo del 25%, tenuto conto che erano ben quattro sigle sindacale ad indire lo sciopero”.

In particolare – si legge in una nota della Fp Cisl – ci sono state province come Gorizia ed il territorio di Tolmezzo dove l’adesione è risultata quasi zero, mentre nelle grandi realtà, dove vi è una forte concentrazione del personale tipo Udine e Trieste, l’adesione si è attestata intorno al 27%. “Questo – commenta Acanfora – significa che la gran parte dei lavoratori ha preferito i risultati concreti ottenuti dalla CISL FP con il Contratto Integrativo, piuttosto che l’ennesimo sciopero strumentale che li avrebbe condannati ad altri dieci anni di immobilismo”.

Con il Contratto Integrativo firmato a dicembre dalla CISL FP e Confsal, “abbiamo sbloccato le progressioni di carriera e previsto nuovi profili professionali necessari per migliorare il servizio ai cittadini, mettendo peraltro fine alla cosiddetta interfungibilità, cioè che tutti facevano tutto, mentre abbiamo fissato con certezza le mansioni per tutti i lavoratori”.

Inoltre, Acanfora, tiene a precisare un altro particolare risultato raggiunto, cioè “l’impegno assunto dal Ministro della Giustizia Angelino Alfano, ad investire nel personale, attraverso ricomposizioni dei profili ed il rifinanziamento a partire dal 2010 del Fondo Unico di Amministrazione con l’introduzione di una cospicua indennità per il personale che ha il compito di andare in udienza per verbalizzare i vari processi, cosa che, a tutt’oggi, era considerata una vera e propria elemosina e, come ben si sa, in udienza si sa quando si entra e non si sa quando si esce.

Trieste, 8 febbraio 2010

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg