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Sciopero AUTOVIE VENETE

Le RSA di FIT-CISL e SLA-CISAL esprimono grande soddisfazione per la cospicua adesione allo sciopero di domenica scorsa sull’A4 nel tratto Trieste-Venezia e A23 Palmanova-Udine Sud.

Lo sciopero ha interessato principalmente il personale dei caselli che ha aderito con una percentuale del 60%, che sommata a quella degli altri reparti “operativi” (manutenzione, assistenza all’utenza, centro radio e tecnici), ha sfiorato il 70% (si tenga presente che una parte del personale era precettato per garantire i servizi minimi).

La protesta dà continuità ad un’azione di protesta nei confronti di una Società che oramai da tempo intrattiene un sistema di relazioni sindacali puramente di facciata e che non vuole entrare nel merito delle molte criticità in essere.

Lo stato di agitazione del personale dichiarato (unitariamente) oltre un anno fa e mai ritirato ha già portato ad uno sciopero unitario durante l’estate appena passata (adesione del 90%) e ora siamo al secondo, questo però indetto da solo due sigle (le più rappresentative in Azienda).

Prima l’introduzione arbitraria del lavoro somministrato, dopo che ci eravamo battuti per limitare al massimo la precarizzazione del personale, ora centinaia di migliaia di euro in premi distribuiti non si sa bene come.

Vogliamo fermamente contestare l’attuazione di politiche retributive altamente discriminatorie e che hanno portato alla elargizione di “premi” per il conseguimento di non meglio precisati “obiettivi raggiunti” che nessuno sa quali siano, indirizzati alla “fascia alta” dell’Azienda e in contrasto con tanto decantato contenimento dei costi al quale il vertice si appella per i tagli sul personale.

Intendiamoci bene, il Sindacato è certamente favorevole a finché vengano riconosciute professionalità e produttività dei lavoratori ma riteniamo che queste siano operazioni che vanno fatte alla luce del sole e coinvolgendo anche le Parti Sociali.

Tutta la vicenda è stata gestita in gran segreto dai vari Direttori senza alcun coinvolgimento delle OO.SS. oltre ad essere in contrasto con gli accordi vigenti.

Sicuramente queste sono pratiche in uso anche in altre Società ma ci saremmo aspettati più trasparenza e condivisione in un’Azienda di marcata connotazione pubblica (oltre l’80% è in mano ad una controllata della Regione FVG).

Come si diceva nei giorni scorsi il fatto di non vedere adeguate soluzioni alle criticità presenti nel tratto autostradale di competenza, interessato da un costante aumento del traffico e dall’ urgenza di dare risposte in termini di qualità del servizio e di sicurezza, che non possono prescindere da una corretta gestione delle risorse umane e da un corretto sistema di relazioni industriali.

Altro fatto di estrema gravità è stata la recente sottoscrizione di Accordi Sindacali senza nemmeno convocare tutte le sigle sindacali presenti in Azienda.

Lo scopo dell’Azienda è chiaro e volto a minare l’unitarietà sindacale e a confondere i lavoratori, FIT-CISL e SLA-CISAL stanno valutando assieme alle rispettive Segreterie Regionali l’opportunità di denunciare Autovie Venete per “comportamento antisindacale” (art. 28 dello Statuto dei Lavoratori).

Riteniamo doveroso il ricorso alla stampa per mettere al corrente l’opinione pubblica della cattiva direzione che si sta intraprendendo nella gestione di una delle principali Aziende regionali e che per molti aspetti anche sul fronte sindacale ha saputo essere, in più occasioni, all’avanguardia e da esempio per il panorama autostradale.

Tiziano Giugie Segretario di RSA S.L.A.- CISAL
Maurizio Fantin segretario di RSA FIT CISL