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Nasce il coordinamento sindacale Femca Cisl del Veneto e Fvg della Snam Rete Gas, Italgas, Eni gas e Power

Si è formalmente costituito la settimana scorsa
Le richieste della categoria alla vigilia del piano di fine novembre

E’ nato ufficialmente la settimana scorsa il Coordinamento sindacale Femca Cisl di Veneto e Friuli-Venezia Giulia della Snam Rete Gas, Italgas, Eni Gas&Power, con l’obiettivo di dare inizio ad un lavoro comune in vista delle importanti e strategiche decisioni che saranno assunte dalle società Eni a seguito della costituzione dell’unico operatore integrato nelle attività regolate del gas in Italia.

“Si tratta – commenta il nuovo Coordinamento – di un’occasione per consolidare e sviluppare la presenza Eni nelle due regioni, ma anche una  grande opportunità per il sindacato di  rilanciare da protagonista la propria azione per difendere, mantenere e sviluppare i posti di lavoro nei rispettivi territori e migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei  lavoratori”.

Dopo anni di smembramenti, di cessioni e di liquidazioni, l’acquisizione da parte di Snam Rete Gas di Italgas e Stogit rappresenta, infatti, un’inversione di tendenza importante in grado di ricomporre, in Italia, la filiera del gas in unica società: il trasporto Snam R.G., la distribuzione Italgas, gli stoccaggi Stogit e la rigassificazione con Gnl Italia.

In particolare, la partecipazione da parte di Eni alla gara per l’acquisizione del settore del gas e elettricità di Iris a Gorizia e Agsm di Verona rappresenta l’apertura di prospettive importanti sul ruolo dell’Eni nelle due regioni. “Il piano che sarà presentato a fine novembre 2009 non sarà certamente solo rose e fiori – spiega il Coordinamento – ma conterrà impegnative scelte di razionalizzazione e riorganizzazione sulle sedi, sull’organizzazione del lavoro, sulle professionalità e sugli assetti contrattuali”. “Per questo – aggiunge –  noi chiediamo non solo un modello di relazioni sindacali partecipate che valorizzi il ruolo del sindacato e dei lavoratori  sia nella fase di presentazione del progetto, sia in quella della gestione, ma anche che il nuovo soggetto societario rimanga all’interno del contratto Energia Petrolio anche con la confluenza  di Italgas”. Tuttavia, il Coordinamento chiede anche che la trasformazione prevista non penalizzi il presidio delle attività nel territorio e non determini problemi occupazionali e chiusura di sedi con i relativi processi di mobilità territoriale e di terziarizzazione e, infine, che i  futuri premi di partecipazione siano ancorati a indici credibili e motivanti, per accrescere partecipazione e produttività, evitando così le logiche di ribasso oggi presenti.

Pordenone, 24 novembre 2009
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg