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LA FIM CISL FVG PROMUOVE LA SIGLA DEL CCNL, BOCCIA IL REFERENDUM DELLA CGIL

Questa mattina a Palmanova, riunito il direttivo dei metalmeccanici
Il segretario nazionale Giuseppe Farina sulla consultazione degli iscritti:  "La nostra posizione, identica a quella dei più grandi Sindacati d’Europa"

         La Fim Cisl del Friuli-Venezia Giulia promuove il recente rinnovo del ccnl, che nella nostra regione interessa circa 80mila lavoratori. Il giudizio positivo arriva durante la riunione del direttivo dei metalmeccanici, questa mattina convocato a Palmanova, alla presenza del nazionale, Giuseppe Farina.

         "Con la sigla da parte di Fim e Uilm – sottolinea il segretario regionale, Alberto Monticco – abbiamo segnato un risultato storico, ottenendo il rinnovo – per la prima volta – a tre mesi dalla scadenza del contratto, senza scioperi, senza scambi e deroghe, migliorando i diritti e le tutele e rafforzando la parte economica". A questo proposito, infatti, i metalmeccanici avranno un aumento della busta paga di 110 euro (contro i 113 richiesti), che, nonostante la durata triennale del contratto, verranno erogati in 24 mesi, dal primo giorno di validità dell’accordo. "Oltre a ciò – sottolinea Monticco – il rinnovo vede anche l’introduzione di diverse novità: l’avvio dell’Ente bilaterale, la creazione di un Fondo di Solidarietà e i format per la contrattazione di II livello, la vera sfida del prossimo triennio". Resta poi la novità di un rinnovo concluso durante un periodo di crisi: "Una crisi – afferma Monticco – che anche in regione è ancora molto forte: la situazione resta preccupante per le aziende della filiera, ed oggi anche per le grandi (senza contare l’indotto), a fronte di provvedimenti governativi, nazionali e regionali, pensati per tamponare le emergenze, ma senza progettualità".

          Quanto, invece, ai rapporti con i metalmeccanici della Cgil (che non ha firmato il contratto) rimane ferma la posizione del direttivo cislino, che, anche da Palmanova, ribadisce un secco "no" alla richiesta della Fiom di indire un referendum tra tutti i lavoratori del comparto, anche non aderenti ai Sindacati. "Come Cisl – spiega Monticco – riteniamo che in caso di accordo separato, le uniche persone titolate ad esprimersi sono gli iscritti".

          Ad entrare nel merito dei rapporti con la Fiom è, però, il segretario nazionale di categoria, Giuseppe Farina. "La Fiom – dice, anticipando le assemblee dei prossimi giorni – si è sottratta ad ogni mediazione e si è isolata e, soprattutto, ha abbandonato il tavolo della trattativa e cercato in ogni modo di impedire il contratto per i lavoratori, facendo prevalere alla tutela del lavoro e dei metalmeccanici, le logiche ed i calcoli congressuali". Quanto alla consultazione degli iscritti, Farina commenta: "La nostra posizione è identica a quella dei grandi sindacati d’Europa, che per la proclamazione degli scioperi e la ratifica degli accordi fa votare esclusivamente gli iscritti". "Il contratto che abbiamo portato a casa – conclude – non solo distribuisce più soldi che nei precedenti accordi, ma è un importante segnale di fiducia per i lavoratori".

Palmanova, 29 ottobre 2009

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg