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La CISL Scuola del FVG: pretestuoso il comportamento di alcuni dirigenti scolastici che non sostituiscono gli insegnanti assenti

Udine, 28 aprile 2007

Negli ultimi anni le risorse complessive assegnate per le supplenze, nelle scuole di ogni ordine e grado del nostro paese, sono diminuite di 316 milioni di euro passando dagli 889 del 2004 ai 573 milioni del 2007. La Finanziaria, di fatto, ha lasciato, anche nella nostra regione, numerose scuole senza fondi e, pertanto, accade che, sempre più spesso, se un insegnante si ammala o deve assentarsi per brevi periodi, non viene sostituito.

La CISL Scuola del FVG, pur riconoscendo le molte difficoltà che le istituzioni scolastiche stanno attraversando a causa della denunciata scarsità di risorse e del ritardo nell’erogazione dei finanziamenti da parte del MPI che, peraltro, sono stati oggetto di una specifica denuncia unitaria con le altre OO.SS. al fine di raggiungere una soddisfacente soluzione sia politica che amministrativa, ritiene pretestuoso e di dubbia legalità il comportamento di alcuni dirigenti scolastici che, a fronte di questa grave situazione, adottano i più disparati provvedimenti eludendo, così, tanto norme di rango legislativo e amministrativo quanto le disposizioni del contratto collettivo nazionale di lavoro.

Qui di seguito, come esempi, una sintetica rappresentazione delle segnalazioni pervenute dalle scuole con maggiore frequenza, sulle determinazioni assunte dai dirigenti scolastici:

  • al fine di evitare l’assunzione di personale supplente con rapporto di lavoro a tempo determinato, in caso di assenza del docente titolare, viene disposta la distribuzione degli alunni in altre classi, o addirittura la sospensione delle lezioni, con uscita anticipata degli alunni;
  • la retribuzione delle ore eccedenti prestate prevista per la sostituzione dei colleghi assenti è imputata al fondo di istituto, anziché alle risorse per la retribuzione del personale;
  • vengono impropriamente utilizzati i docenti di sostegno in compresenza, per la sostituzione dei colleghi insegnanti di classe assenti;
  • viene sempre più spesso sospeso il pagamento dei compensi dal fondo di istituto, per utilizzare le relative risorse al fine di poter corrispondere la retribuzione spettante al personale supplente temporaneo.

In taluni casi risulta addirittura che i relativi fondi sono stati dirottati su altri capitoli di spesa, con modifica del contratto di istituto già stipulato. Se quest’ultima scelta è censurabile per l’impropria destinazione che viene imposta a risorse finalizzate (pur tenendo conto della possibilità di utilizzazione delle disponibilità di cassa, senza modificare la destinazione delle competenze), derivanti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della scuola, le altre, che la CISL Scuola del FVG vuole rimarcare, violano, in particolare, le disposizioni che tutelano la continuità dell’attività didattica e quelle che regolamentano il conferimento delle supplenze nelle scuole statali, oltre a imporre al personale in attività di servizio gravi responsabilità, verso gli alunni e le loro famiglie, che vanno oltre le debite competenze.

Da un lato, infatti, suddividere gli alunni in altre classi non impedisce soltanto a questi ultimi il regolare svolgimento delle lezioni, ma pone anche serie difficoltà nella efficace prosecuzione dell’attività didattica nelle classi “accoglienti”.

Dall’altro si crea una situazione di grave difficoltà per il docente di queste ultime classi, che deve provvedere spesso alla sorveglianza di un numero di alunni sproporzionato rispetto alle effettive possibilità di esplicare tale funzione, con evidente aggravio delle responsabilità nella vigilanza degli alunni. A tale proposito la CISL Scuola ritiene opportuno rammentare che i docenti interessati devono pretendere, ove non fosse stato fatto, un ordine scritto per accogliere gli alunni di altra classe.

Altrettanto lesivo del diritto allo studio, nei confronti degli alunni handicappati, risulta l’utilizzazione in supplenza del docente di sostegno, che viene così distolto dalla funzione istituzionale assegnatagli dalla legge 104 del 1992. E’ convinzione della CISL Scuola che l’effettività del diritto all’istruzione sia garantita anche attraverso la continuità dell’insegnamento, che deve essere a sua volta garantita attraverso la sostituzione degli insegnanti eventualmente assenti con personale che ne prosegua l’attività: solo in questo modo il servizio pubblico essenziale istruzione trova una reale continuità, e gli stessi dirigenti scolastici non rischieranno, utilizzando gli impropri accorgimenti che abbiamo denunciato, di vedersi contestata una sua sostanziale interruzione.

La CISL Scuola del FVG ritiene, quindi, opportuno suggerire ai docenti interessati di rispondere a queste illegittime scelte proponendo, nei confronti di quei pochi dirigenti scolastici che adottano i comportamenti su descritti, delle apposite diffide. Gli insegnanti inoltre, potranno sollevare anche una eventuale controversia di lavoro al fine di far cessare i comportamenti, sia attivi che omissivi, qui denunciati e richiedere, con tale modalità, il ripristino una legittima attività amministrativa tenuto conto che l’istituto della supplenza è pienamente vigente e che agli alunni deve essere garantita la continuità dell’insegnamento e dell’azione educativa.

Il Segretario Regionale CISL Scuola
(A. Bassi)