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LA CISL DI UDINE INTITOLA LA SUA SEDE A MARIO TOROS

Mercoledì 18, l’intitolazione della sede della Cisl di udine a Mario Toros, sindacalista e politico di altissimo livello, sempre attento agli ultimi. 

Sarà intitolata a Mario Toros, la sede della Cisl di Udine, di via Ciconi. Un atto non solo dovuto a poco più di un anno dalla sua scomparsa, ma soprattutto un riconoscimento e un ringraziamento fortemente sentito per quello che è stato un uomo – politico e sindacalista – brillante e di rara sensibilità. La cerimonia di intitolazione si terrà – alla presenza delle autorità, di chi l’ha conosciuto e della segretaria nazionale della Cisl, Annamaria Furlan – mercoledì 18 alle 18.15.

“Vogliamo così ricordare – commenta la coordinatrice di Ast, renata Della Ricca – il sindacalista, tra i fondatori della Cisl di Udine, il politico e il ministro del lavoro ai tempi di Aldo Moro, apprezzato da tutti per il suo impegno nei confronti del Friuli, in particolare nella fase del post terremoto. Mario Toros aveva una formazione culturale e valoriale tale da saper mettere al centro la persona e la comunità, a partire dall’attenzione agli ultimi e dal riscatto delle minoranze”.

Con il suo operato – si legge in una nota della Cisl – Toros ha dimostrato come il sentirsi parte di una comunità umana e culturale significhi impegnarsi in ogni momento e situazione con la coscienza di essere al servizio del bene comune. Solo così si coglie l’insieme e si fa il bene del  Paese e del Friuli. Questo modo di fare politica oggi sarebbe più che mai necessario considerati i gravi problemi sociali ed economici che attanagliano il nostro territorio.

“Il lavoro che scarseggia, la profonda crisi del manifatturiero, i giovani costretti ad emigrare e le culle vuote. Ci vorrebbe proprio una classe dirigente capace di visione per dare un futuro degno alla nostra terra: servirebbero persone come Mario Toros” afferma ancora Renata Della Ricca, ricordando una frase particolarmente significativa del sindacalista: “Non dobbiamo dimenticare il passato ma nello stesso tempo è nostro dovere guardare al futuro, alle nuove generazioni”.