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FISASCAT CISL FVG: PRUDENTI SU IKEA

All’indomani dell’inaugurazione del megastore di Villesse, il Sindacato esprime preoccupazione
Il segretario di categoria, Paolo Duriavig: "Dietro Ikea lo spettro di una crisi ancora pesante"

Dietro l’insediamento di Ikea a Villesse rimane lo spettro tangibile di una crisi che sta continuando a colpire pesantemente il territorio. L’allarme è della Fisascat Cisl del Friuli-Venezia Giulia che, all’indomani dell’inaugurazione del megastore "svedese", non nasconde la sua preoccupazione, esprimendo un giudizio "cauto" sulla nuova iniziativa commerciale. "Non tutto è oro quel che luccica – commenta il segretario regionale della Fisascat, Paolo Duriavig, ricordando come, proprio nella zona, ci sono diverse realtà in crisi, se non a rischio chiusura. "E’ il caso, ad esempio – dice – dell’ex Mercatone Zeta, oggi Conforama (160 dipendenti), che vende prodotti per la casa e non dista più di 15 chilometri da Villesse. A lungo andare rischiamo di ritrovarci con un difficile problema di esuberi".

Ma c’è di più. Secondo la Fisascat Cisl, infatti, l’occasione che avrebbe potuto essere Ikea, di reinserimento per i lavoratori già espulsi dal mercato del lavoro, è rimasta solo sulla carta. Le nuove assunzioni, infatti, hanno coinvolto soltanti i giovani, lasciando fuori gli over 40.

Tuttavia, la categoria del commercio della Cisl, rimane scettica anche sul piano assunzioni. Certo, 240 nuovi posti di lavoro sono sicuramente positivi, ma questi numeri andrebbero analizzati sul lungo periodo e dettagliati. "Va sottolineato – spiega Duriavig – che il 75% delle assunzioni fatte è a termine e solo il 25% dei neo-assunti beneficia di un contratto a tempo indeterminato". "Questo è il metodo Ikea, il modello scandinavo di relazioni industriali che ti impone, senza concertazion alcuna, di prendere o lasciare".

Del resto la "capacità persuasiva" del colosso svedese ha colpito anche gli enti locali. "Abbiamo – racconta Duriavig – una lunga polemica aperta con la Regione, che ha concesso troppe licenze, saturando il territorio di centri commerciali, con i conseguenti problemi della viabilità, tutti a carico degli enti locali e non del nuovo gruppo insediato".

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg