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FAI CISL FVG: PREOCCUPAZIONE PER IL COMPARTO, SPECIALMENTE AGRICOLO

I giorni scorsi l’incontro con i vertici dell’Inps
Salvatore Gioacchino: “mantenere alta la guardia sul lavoro nero”

Mantenere alta l’attenzione sul lavoro agricolo, perché passato lo spauracchio c’è la tendenza nel tempo al ritorno alle vecchie abitudini, anzi magari con un po’ di fantasia aggiungendo qualche novità: è quanto ha chiesto la segretaria della Fai Cisl Fvg alla Direzione regionale dell’Inps, nel corso di un incontro sollecitato dalla stessa sigla sindacale con i dottori D’Ambrosio e Giaccone. Se, infatti, la Fai Cisl ha espresso soddisfazione per le ispezioni avvenute nell’area dell’Udinese nel 2006 e del Pordenonese nel 2007, in quanto ha riscontrato nell’immeditato un netto miglioramento nell’applicazione delle regole relative al lavoro agricolo stesso nel suo complesso, la guardia non va abbassata. Spiega il segretario regionale, Gioacchino Salvatore: “Dalle segnalazioni dei lavoratori che contattano le Organizzazioni sindacali, infatti, pare che in certe aziende il ‘fuori busta’ sia quasi una prassi, come pure il trovarsi denunciate meno giornate rispetto a quelle lavorate, con una importante perdita economica per il lavoratore e non solo. La novità, invece, sembra sia l’essere retribuiti con la tariffa di raccolta quando invece le prestazioni lavorative che si effettuano in campagna nulla hanno a che fare con questa fase lavorativa”.

Presa d’atto da parte dei vertici dell’Inps e la disponibilità ad instaurare una fattiva collaborazione con l’Organizzazione sindacale per combattere quei fenomeni che favoriscono il lavoro sommerso o possibili situazioni di sfruttamento.

Resta, tuttavia, la preoccupazione della FAI-Cisl : “In un momento occupazionale particolare come quello attuale, si corre il rischio di deregolamentare il lavoro agricolo ampliando la precarietà e l’incertezza: l’utilizzo, non corretto, dei voucher nel settore non fornisce certamente garanzie di alcun tipo”.

Un fenomeno collegato e di rilievo è senz’altro la concorrenza sleale che le Aziende agricole rispettose delle regole subiscono a causa di chi le regole non le applica affatto e, o, completamente.

Per questo la Segreteria della FAI-Cisl ha espresso la volontà di interessare i Prefetti delle province di Udine e Pordenone – dove si riscontra che il fenomeno è più marcato – per la richiesta di costituzione di un tavolo nel quale coinvolgere le parti datoriali, sindacali ed istituzionali, con l’auspicio di ricercare azioni comuni che possano assicurare il rispetto delle regole condivise per la tutela della dignità del lavoro e della persona.

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg