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Alto Friuli: settore cartario a ritmi alterni. C’è chi lavora 5 giorni, poi scatta la Cassa

Settore cartario sotto la lente: c’è chi diversifica la produzione, sfoderando tutte le sue armi per aggredire il mercato, chi ha fatto grossi investimenti e chi è “sotto controllo”. Su tutti resta l’incognita dell’appartenere a grandi gruppi industriali. Un viaggio in 3 grandi aziende del settore cartario con il segretario di Fistel Cisl dell’Alto Friuli, Nicolino Dario.
«All’azienda Ermolli di Moggio – spiega Dario – i 179 lavoratori da gennaio sono in cassa integrazione speciale (cigs), poiché hanno esaurito quella ordinaria (cigo). Di fatto però le 3 macchine continue lavorano dal lunedì al venerdì per 24 ore al giorno e i lavoratori sono in cigs solo il fine settimana. L’azienda rispetto al passato ha diversificato il prodotto, ha sperimentato oltre 30 tipologie di carta ed ora è in grado di coprire tutta la gamma che riguarda l’alimentare. I clienti sono aumentati e qualche segnale di ripresa, pur in tempo di crisi, c’è. La Ermolli, a parte due settimane di ferie ad agosto, ha sempre lavorato». «La cartiera Burgo – continua Dario – firma gli accordi, li rispetta, poi sta a noi, come sindacati, vigilare sulla tempistica e sollecitare l’azienda ad applicarli. Gli ultimi accordi firmati fissavano un organico di 296 lavoratori».