Top
 

Comunicati

Cisl FVG > Archivio informativo  > Comunicati  > CGIL, CISL, UIL FVG: SUBITO UNA CABINA DI REGIA PER GESTIRE LA FASE 3

CGIL, CISL, UIL FVG: SUBITO UNA CABINA DI REGIA PER GESTIRE LA FASE 3

I Sindacati a margine dell’incontro di stamani con l’assessore Rosolen. Chieste garanzie su: liquidità dei lavoratori, conciliazione, risorse sulla prevenzione e riapertura scuole

Una cabina di regia per governare le complessità della Fase 3: è quanto chiesto stamani all’assessore Alessia Rosolen da Cgil, Cisl, Uil Fvg, nel corso di un incontro finalizzato a condividere, sulla scia del protocollo regionale già sottoscritto, i prossimi passi nella gestione dell’emergenza Covid.

Quattro i temi di discussione sollecitati dai Sindacati e che corrispondono ad altrettante priorità da affrontare. Prima fra tutti, il problema della liquidità dei lavoratori, che sta mettendo in ginocchio, anche in Friuli Venezia Giulia, migliaia di famiglie, andando ad alimentare in maniera drammatica nuove e preoccupanti sacche di povertà. “E’ chiaro – spiegano per Cgil, Cisl e Uil, Villiam Pezzetta, Alberto Monticco e Giacinto Menis – che l’anticipazione immediata del 40% previsto nel nuovo decreto Conte non va a risolvere le difficoltà di tutti quei lavoratori che stanno ancora attendendo, da oltre due mesi, ovvero per le nove settimane già trascorse, il pagamento della cassa integrazione: per questo è urgente che la Regione verifichi in tempi brevissimi, come da impegno preso oggi dall’assessore Rosolen, la possibilità di creare a livello regionale un fondo ad hoc, attivando il Fondo rotazione imprese”. “In questo modo – commentano i sindacalisti – si potrebbe dare un aiuto concreto ai lavoratori, superando l’inefficienza dell’attuale sistema dei protocolli bancari che continuano a non funzionare per quel vizio strutturale di considerare l’anticipazione come una pratica di prestito assoggettata ad un iter assolutamente farraginoso”.

Altro punto in discussione, assieme alla necessità di dotare di strumenti e risorse gli Rlst, ovvero i rappresentanti dei lavoratori dedicati alla sicurezza, quello della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, messa a dura prova durante l’emergenza. Bene – per Cgil, Cisl, Uil Fvg – la proposta dell’assessore di intervenire con una apposita legge sulla famiglia, che preveda, non solo un capitolo specifico dedicato alla conciliazione, ma anche risorse adeguate per garantire alle famiglie l’utilizzo di servizi individuali, come, ad esempio, quello di baby sitting, ma anche la possibilità di usufruire dal prossimo 3 giugno dei centri estivi, compresi, in via sperimentale e differentemente dal livello nazionale, anche quelli per bambini dagli 0 ai 3 anni. Un percorso, assieme alla ipotizzata revisione della legge 18 del “buon lavoro”, che non potrà prescindere anche da una fattiva concertazione con Cgil, Cisl e Uil.

“Si tratta – commentano Pezzetta, Monticco e Menis – di strumenti ed interventi condivisibili, purché tutte le azioni previste confluiscano all’interno di un’unica cabina di regia, indispensabile per affrontare la Fase 3 e soprattutto i prossimi mesi, con la riapertura delle scuole che comporterà una gestione assolutamente complessa e che interesserà, tra le altre cose, i trasporti, l’organizzazione delle famiglie, la conciliazione. Questo significa che non possiamo perdere tempo prezioso e che sin da ora dobbiamo lavorare alla codifica di un percorso efficace e funzionale alle sfide che ci attendono”.