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CONSORZIO AGRARIO FVG: TESTA E CUORE RIMANGANO IN FRIULI VENEZIA GIULIA

L’appello della Cisl: la Giunta regionale incoraggi le sinergie e collaborazioni locali. Comprensibili le preoccupazioni dei lavoratori

E’ sicuramente un segnale positivo che il Consiglio regionale abbia approvato all’unanimità la mozione presentata dal Presidente della II^ Commissione avente ad oggetto “massima attenzione della regione sul Consorzio Agrario FVG”: ora, però, è necessario passare dalle parole ai fatti. Occorre, cioè – per la Cisl dell’Udinese e Bassa friulana – che la Giunta verifichi e incoraggi la disponibilità a discutere ipotesi di sinergie e collaborazioni, da parte delle realtà esistenti sul territorio regionale che esercitano la medesima attività del Consorzio Agrario FVG. Ciò per prospettare agli amministratori consortili un possibile scenario alternativo alla fusione nel CAI.

Una storia, come quella del Consorzio Agrario, caratterizzata da un profondo legame con il territorio e dal forte rapporto di reciprocità con gli imprenditori agricoli non può andare dispersa.

“Noi pensiamo – spiega la coordinatrice della Cisl, Renata Della Ricca – che le aziende debbano essere nel territorio e del territorio. Il Consorzio Agrario, con i suoi 240 dipendenti e 2mila soci, con i servizi e mezzi che mette a disposizione del mondo agricolo, è una realtà troppo importante perché non si cerchino alternative rispetto a una sua aggregazione di livello nazionale”. Per la Cisl il rischio di portare altrove testa e cuore, ovvero la governance del Consorzio, è che non vengano più tutelati gli interessi regionali, oltre alla perdita di fiscalità verso l’intera comunità del Friuli Venezia Giulia. “Resta poi il fatto che finché non ci sarà un piano industriale chiaro, le preoccupazioni dei lavoratori rimangono assolutamente comprensibili” – si legge ancora nel comunicato della Cisl, che si sta facendo carico in queste settimane dei timori espressi da molti agricoltori e dipendenti dello stesso Consorzio.

“Riteniamo che sia il momento di unire tutte le forze agricole (agroalimentari) regionali per trovare soluzioni lungimiranti e concertate volte a mantenere in loco i momenti decisionali e a garantire il prosieguo della buona operatività del Consorzio Agrario del Friuli Venezia Giulia: questo è il nostro appello alla politica regionale perché non ci sia l’ennesimo depauperamento locale” – conclude Della Ricca.