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SIAP, QUANTA ARRENDEVOLEZZA DA POLITICA E ISTITUZIONI

Dopo l’annuncio, come un fulmine a ciel sereno, della volontà di Carraro di chiudere lo stabilimento della Siap di Gorizia, sacrificando così uno dei siti più produttivi e flessibili del gruppo, cresce lo sconcerto sull’atteggiamento tenuto da politica e istituzioni. E’ la Cisl di Trieste Gorizia, che, assieme alla Fim e alle sue Rsu, denuncia: “L’impressione è che regni più la rassegnazione che l’indignazione”. Lascia infatti perplessi – si legge in una nota del Sindacato – che, già all’indomani della prima ed unica riunione tra gli assessori regionali Bolzonello e Panariti e la Proprietà, istituzioni e politica locale abbiano annunciato la resa incondizionata, senza neanche l’onore delle armi ai lavoratori, che stanno almeno provando a difendere il loro posto di lavoro e gli ultimi pezzi dell’industria manifatturiera e dell’economia della città. “A chi giova tutta questa fretta di chiudere il sipario sul gruppo Carraro, offrendo su un piatto d’argento il suo definitivo disimpegno dal sito produttivo di Gorizia?” – si domandano i segretari di Cisl e Fim, Umberto Brusciano e Giampiero Turus, assieme alle Rsu della Siap.
Abbiamo ricevuto e apprezzato – commentano le Rsu della Fim – molti attestati di solidarietà per la nostra lotta da istituzioni e politici, ma ci dispiace per quanti hanno frettolosamente voluto intestarsi anzi tempo soluzioni per il nostro sito, condannando così il funerale della Siap. “Occhio quindi a fughe in avanti sulla pelle dei lavoratori” – ammonisce Brusciano. Lavoratori – 70, oltre quelli “anonimi” dell’indotto (circa 125) – traditi da un’impresa che deve dare “soddisfazione alle banche” e chiamati all’ennesimo e definitivo sacrificio, dopo la pesantissima ristrutturazione degli anni scorsi, e malgrado l’eccelso lavoro prestato da tutte le maestranze. Oggi, si profila – prosegue la nota di Cisl e Fim – una possibilità con il gruppo Vescovini. “Riteniamo – concludono Brusciano e Turus – che l’interesse manifestato, non solo per la dimostrazione dei risultati locali ed esteri ottenuti dal Gruppo, sia da prendere, al tempo debito e nelle sedi proprie, in grande considerazione. Oggi vorremo concentrarci a tentare di raggiungere le richieste che a gran voce arrivano dai lavoratori che presidiano la fabbrica. Anche se saremo soli non ci arrenderemo e cercheremo fino in fondo il risultato”.

Ufficio stampa Cisl FVG