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I LAVORATORI AGRICOLI FANNO IL PUNTO SU PREVIDENZA ED ASSISTENZA

Domani dalle 10 presso la Fiera di Udine, il convegno organizzato dalla Fai Cisl
Interverranno i vertici dell’Enpaia, il massimo ente nazionale del settore

27 novembre 2009

I lavoratori agricoli della Fai Cisl fanno il punto su previdenza e assistenza: domani presso la Fiera di Martignacco (Ud) a partire dalle 10 i vertici del massimo Ente nazionale di previdenza per il settore –Enpaia – illustreranno le tutele e le prospettive della previdenza agricola.

Il Convegno – promosso dalla Fai Cisl Fvg – si prefigge lo scopo di dare un’informazione completa sulle funzioni e sui compiti dello stesso Ente verso gli impiegati ed i tecnici agricoli, occupati presso le Aziende o Cooperative agricole, i Consorzi di Bonifica e le Associazioni Allevatori e anche, in questo momento di crisi, conoscere e usufruire dell’assistenza creditizia che l’Ente offre grazie alla piena autosufficienza finanziaria delle sue gestioni.

I lavori saranno aperti dal Segretario regionale della FAI-Cisl del Friuli Venezia Giulia, Gioacchino Salvatore, la relazione tecnica sarà tenuta dal Direttore generale dell’Enpaia dott. Gabriele Mori,  quella politico-sindacale dal vice-presidente Enpaia Pietro Massini, mentre le conclusioni saranno tenute dal Segretario generale nazionale della FAI–Cisl Augusto Cianfoni.

L’Enpaia – ente nazionale di previdenza e assistenza per gli impiegati dell’agricoltura – sorto in virtù dell’accordo collettivo stipulato il 4 settembre 1936 dalle Confederazioni degli Agricoltori e dei lavoratori agricoli, e che successivamente ha ottenuto, con regio decreto 14 luglio 1937 n°1485, il riconoscimento giuridico come “Cassa Nazionale di Assistenza per gli Impiegati agricoli e forestali”, è diventato oggi, con la denominazione di “Fondazione E.N.P.A.I.A.”, l’ente previdenziale agricolo per eccellenza.

Ha saputo, nel tempo, adattarsi ai mutamenti imposti dalle politiche sociali e previdenziali del Paese, rinnovandosi di volta in volta nelle sue stesse forme giuridiche, nelle gestioni e nelle prestazioni erogate, sempre con lo scopo di corrispondere adeguatamente alle necessità di assistenza e di previdenza integrativa della categoria del mondo agricolo che tutela.

All’Enpaia, infatti, venne affidata, prima mediante i contratti collettivi, poi confermata da leggi nazionali, la gestione dell’assicurazione contro le malattie ed infortuni, del trattamento di fine rapporto; mentre l’oculata gestione dei fondi ha permesso di attivare e mantenere a favore dei suoi iscritti un trattamento previdenziale integrativo a quello pensionistico erogato dall’Inps,  anticipando così di fatto l’attuazione della “previdenza complementare” con i fondi contrattuali a cui poi si sono ispirate le altre categorie di lavoratori.