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FIRMATO IL CCNL DEL SETTORE LEGNO INDUSTRIA: INTERESSATI IN FVG 15.000 LAVORATORI

Concluso uno dei confronti nazionali più complicati e prolungati
Il segretario della Filca Cisl Fvg Viviano Cosolo: “Novità importanti per gli addetti”

Il contratto nazionale di lavoro del settore Edile Industria c’è: dopo un confronto complicato, che ha visto la generosa partecipazione dei lavoratori, è finalmente giunta la firma per il rinnovo del CCNL, che in Friuli-Venezia Giulia interessa 15mila lavoratori (oltre 800mila in tutta Italia.
A darne notizia è il segretario della Filca Cisl regionale, Viviano Cosolo, che commenta: “Si tratta di un accordo che, malgrado il rischio di essere percepito con sufficienza, prevede rilevanti innovazioni ed un miglioramento sostanziale sia degli articoli riguardanti la costituzione del rapporto di lavoro sia degli aspetti oggetto di contenzioso tra imprese e lavoratori come per esempio il diritto degli operai nelle festività ricadenti nei giorni di sabato e di domenica”.
Tra le novità, vi è anche l’incremento delle percentuali relative al lavoro notturno, compreso e non, in turni regolari e avvicendati; l’accorciamento del periodo di riferimento di morbilità per attribuire le percentuali di integrazione da 7 a 6 giorni e da 14 a 12 giorni; l’inserimento tra le materie delegate alla contrattazione integrativa territoriale della soluzione della carenza di malattia, da intendersi come trattamento economico per il lavoratore ed obbligo in capo alle imprese.
“Tuttavia – commenta Cosolo – riguardo agli accordi locali va sottolineato il maldestro tentativo, che è stato da noi respinto, di indebolire la esigibilità del secondo livello contrattuale. Sulla bilateralità, invece, è stato rafforzato il ruolo di supervisione degli enti nazionali di coordinamento, CNC, CNCPT e FORMEDIL”.
Grande spazio, dunque, alla formazione e alla sicurezza come materia su cui orientare con particolare rilievo l’attività formativa. Sicurezza che, ad esempio, in stretto raccordo con i CPT sarà oggetto di sperimentazioni innovative e riguarderà tutti i nuovi ingressi con otto ore in più di formazione.
Sicurezza, ma anche lotta al lavoro irregolare nel nuovo CCNL con la previsione di un tesserino di riconoscimento dei lavoratori nei cantieri che sarà prodotto con un modello unico di riferimento per il sistema delle Casse Edili, per le quali -tra l’altro- sono stati rafforzati i vincoli per le imprese all’obbligo del versamento e chiariti gli obblighi delle Casse nelle situazioni in cui le imprese risultano inadempienti.
“Quanto al lavoro grigio che si è sostanziato con il sistematico ricorso al lavoro part-time – spiega Cosolo – si è reso sconveniente per le imprese il ricorso al lavoro a tempo parziale facendo leva sia sul costo delle ore supplementari eccedenti nel part-time orizzontale le ore concordate tra impresa e lavoratore (che sono state equiparate in riferimento alla Cassa Edile, al TFR e maggiorate del 20%) sia sul contingentamento percentuale (3%) e per tipologie, sia sulla possibilità del lavoratore di avvalersi della assistenza delle RSU e/o delle Organizzazioni Sindacali.
E se l’accesso al settore ed il reclutamento dei lavoratori è stato un tema sul quale le parti sono intervenute su più versanti (ad esempio, la previsione di nuove figure e l’adozione di prestazioni aggiuntive per gli apprendisti), è da sottolineare anche la portata del risultato sulla retribuzione con la prima tranche di 74 euro sui 104 ottenuti, che compensa il periodo di scopertura di 5 mesi, e che a regime con ulteriori 30 euro dal 1° gennaio 2009 sarà pari ad un incremento del 6,50%, allineando l’edilizia agli incrementi retributivi già ottenuti nel settore delle costruzioni e negli altri comparti dell’industria. Ed a ciò si aggiunge, oltre all’indennità quadri, l’incremento ottenuto nelle percentuali della prestazione dell’anzianità professionale in proporzione alla fedeltà al settore (più 5% dalla terza, più 10% dalla sesta erogazione).
Infine – conclude Cosolo – è da sottolineare l’acquisizione del contributo dello 0,10% per l’avvio del fondo mutualistico, meccanismo finalizzato ad agevolare l’uscita previdenziale dal settore degli operai. Una sfida, questa, che basandosi sulla bilateralità contrattuale di settore, parte già con il piede giusto, con una acquisizione contrattuale che consentirà alle parti sociali del settore di presentarsi ad un confronto con il Governo e con l’INPS per il necessario e urgente lavoro di raccordo e di integrazione”.

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl FVg