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COOPERATIVE SOCIALI, LA CISL LANCIA L’ALLARME

Si è chiusa con un appello forte ai datori di lavoro e alle istituzioni, “ancora troppo assenti” e con una piattaforma di proposte concrete, l’affollata assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative sociali promossa dalle categorie della Cisl, Fp e Fisascat. L’iniziativa messa in campo dal Sindacato – la prima di una serie – accende i riflettori su un comparto del lavoro di cui poco si parla, malgrado le difficoltà vissute quotidianamente dal personale. Perché se è vero – denuncia la segretaria della Fp Cisl, Tiziana D’Alesio – che in Friuli Venezia Giulia operano buonissime cooperative, che fanno fatica a far quadrare i conti e per questo è giusto sostenerle, è anche vero che purtroppo sono ancora tante le realtà spurie, che non applicano adeguatamente il contratto e soprattutto tengono i dipendenti (molti stranieri) sotto ricatto, obbligandoli anche a prestazioni ai limiti della legalità. Ed è proprio rispetto a queste cooperative che la Cisl chiede l’intervento delle istituzioni, accanto ad una serie di misure “pratiche” da definire in sede contrattuale.”Abbiamo elaborato – spiega D’Alesio – una apposita piattaforma rivendicativa per dare maggiori tutele agli addetti e migliorarne le condizioni lavorative e che proporremo ora che sono state avviate le procedure negoziali per il rinnovo del contratto integrativo regionale delle cooperative sociali”. Accanto alla richiesta di prevedere nell’accordo le agibilità sindacali, sono diversi i punti sostanziali della piattaforma: così, ad esempio, la formazione e riqualificazione del personale, specialmente del settore socio-sanitario ed assistenziale, spesso materialmente impossibilitato (dagli orari e dai permessi non retribuiti) a conseguire i titoli necessari alla professione; ma anche maggiori tutele per i lavoratori coinvolti negli appalti; la riformulazione del lavoro part time e del tempo supplementare, così come della reperibilità e dei turni (compreso quello notturno). “Ci preoccupano però – incalzano D’Alesio e il segretario della Cisl Fvg, Paolo Duriavig – anche il taglio indiscriminato del 5%, previsto dalla spending review, dei servizi in appalto ed anche il silenzio della Direzione regionale alla Formazione rispetto alla nostra ripetuta richiesta di costituire un tavolo sulla formazione degli OSS e sulla riqualificazione di tutto il personale già impiegato nelle strutture assistenziali”. Resta, poi, per la Cisl aperta la questione delle tutele dei lavoratori che operano in programmi specifici di inserimento lavorativo.”I continui cambi di appalto e di gestione – spiega ancora Duriavig – ad oggi non permettono prosecuzione e garanzia dei percorsi di inserimento per quelle persone che si trovano in reale disagio e che rischiano di ritrovarsi a completo carico della collettività”.

Trieste, 4 ottobre 201
Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg