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Agente sociale, figura in evoluzione

Cambiano i bisogni, cambia l’organizzazione dei Servizi per meglio rispondere ai nuovi bisogni, quindi anche il ruolo dell’Agente Sociale si deve adeguare.
Parliamo evidentemente dei bisogni delle Persone che si rivolgono ai Servizi CISL per rappresentare i loro diritti di cittadinanza sociale.
La prima riflessione che viene spontanea riguarda la necessità, il senso di esistere ancora oggi di Servizi “alternativi” al normale iter burocratico proprio delle Istituzioni pubbliche.
Osservando l’affluenza quotidiana dei Cittadini di ogni ceto sociale ai nostri Servizi ci si rende subito conto della concreta necessità e del sicuro senso di esistere di questi Servizi che la CISL offre alla popolazione, primo tra tutti il Patronato INAS.
Ma allora la riflessione che ne consegue non può che riguardare la qualità della risposta utile oggi perché i diritti di cittadinanza sociale siano veramente esigibili.
Fino a qualche anno fa la richiesta era prevalentemente di carattere previdenziale, cioè il lavoratore al termine dell’attività produttiva si rivolgeva al Patronato per essere aiutato nella pratica di presentazione della domanda di pensione, oggi le prestazioni richieste si estendono sempre più al campo assistenziale (invalidità, assegno al nucleo familiare, ecc…
Per non parlare del bisogno di assistenza fiscale a cui da risposta il Servizio CAAF che però non si limita alla sola dichiarazione dei redditi, ma include altre prestazioni come ad es. certificazioni ISEE per accedere ai servizi sociali agevolati erogati dagli Enti pubblici, contratti per famiglie con Badanti e relative buste paga ecc…

Tenuto conto delle continue modifiche normative, sia nel campo previdenziale, ma soprattutto assistenziale e fiscale, gli Operatori tecnici addetti seguono percorsi di formazione permanente e sono quindi altamente professionalizzati e aggiornati.

La Federazione Pensionati, consapevole del ruolo insostituibile dei Servizi CISL per la tutela dei propri associati, collabora con i suoi Agenti Sociali in un’attività di affiancamento aggiuntiva, non sostitutiva, agevolando l’accesso agli Utenti, facilitando lo snellimento delle pratiche da parte degli Operatori, contribuendo in sostanza a migliorare la qualità complessiva del Servizio.
Il ruolo di questi Pensionati volontari consiste nell’accogliereorientareinformare le persone che si rivolgono nelle sedi zonali dei Servizi e nei vari Recapiti comunali e circoscrizionali aperti recentemente dalla FNP, un ruolo che richiede innanzi tutto una buona capacità di ascolto, di conoscenze, di competenze. Svolgono un lavoro di segretariato sociale, rappresentano il front-office che alimenta l’indice di gradimento del Servizio, ma anche il consenso alla FNP.
La figura dell’Agente Sociale considerata per troppo tempo statica, chiusa negli archivi a riordinare le pratiche, comunque con mansioni esecutive, oggi si apre alla creatività, al mondo delle relazioni interpersonali e sociali con un approccio proattivo (andare incontro).
Per questo la FNP, in accordo con i Responsabili dei Servizi, organizza ogni anno un percorso di formazione – aggiornamento distribuito in diversi moduli anche per gli Agenti sociali con l’obiettivo di renderli partecipi e protagonisti della continua evoluzione dello stato sociale, attenti ai nuovi bisogni della propria comunità facendosi parte attiva.

Quest’anno oltre 30 Agenti Sociali, presso la sede centrale della CISL, hanno partecipato a 2 incontri formativi di una giornata ciascuno affrontando le problematiche dei due Servizi più importanti, che maggiormente richiedono la loro collaborazione, il Servizio CAAF e il Patronato INAS.

Nel primo modulo, con la supervisione dei Responsabili del Servizio CAAF sono state analizzate le varie tipologie di prestazioni fiscali e assistenziali, le modalità e i tempi di effettuazione delle stesse, le motivazioni, quindi le opportunità di cui gli Utenti possono avvalersi, gli aspetti organizzativi legati soprattutto al periodo di “campagna fiscale” concentrato da marzo a giugno. Non si tratta solo di un compito di vigilanza e smistamento dei flussi di utenza, ma soprattutto di saper colloquiare correttamente con le persone per capire i bisogni che vanno oltre la prestazione.

Nel secondo modulo, con il Direttore dell’INAS sono state approfondite le nuove normative e in particolare quella riguardante la complessa modalità della domanda di invalidità che ha creato conflitti di competenze tra Enti, ma soprattutto disagio alla popolazione più fragile. Analizzato il percorso amministrativo per accedere al diritto di “assegno al nucleo familiare”, la “maggiorazione sociale”, inoltre illustrato come si gestisce il “conto assicurativo” INPS.
Considerate anche le criticità organizzative per alcune sedi zonali, aperte tutto l’anno, su cui confluiscono maggiormente persone anziane e disabili, sono emerse proposte di adeguamento della presenze di Operatori, di sistemazione dei locali di accoglienza. In questo senso la FNP si è impegnata a garantire la maggior collaborazione possibile ritenendo il Servizio INAS indispensabile per la tutela dei propri associati.

Agli incontri formativi erano presenti anche i Segretari di Lega che, insieme alla Segreteria Territoriale, coordinano l’attività degli Agenti sociali.
La presenza inoltre della Segreteria UST ha permesso a tutti di conoscere l’evoluzione e l’assetto futuro dei Servizi CISL attualmente in discussione a livello Nazionale. Si prefigura infatti una gestione “regionalizzata” con un coordinamento funzionale a livello locale ove già di fatto si intrecciano le competenze su “prestazioni miste”.

Seguiranno in autunno altri incontri di verifica e aggiornamento, anche dislocati sede per sede al fine di consolidare il bagaglio di competenze teorico–pratiche comprensivo anche delle informazioni sui Servizi Sociali erogati dagli Enti Locali. Con questo impegno si intende costruire una reale e fattiva collaborazione tra FNP e Servizi CISL nel Territorio dell’Udinese e Bassa Friulana.

Per la Segreteria FNP CISL
“Udinese e Bassa Friulana”
(Lucia Andreoli)