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A Magnano in Rivera il congresso dei metalmeccanici. Riconfermato, Alberto Monticco

FIM CISL FVG: COLPITI PESANTEMENTE DALLA CRISI
La politica torni a governare i processi economici. Focus sulla sicurezza

Contro la crisi che sta colpendo pesantemente il settore metalmeccanico, la politica torni a governare i processi economici con decisioni che accrescano la produttività del sistema-Paese ed investimenti immediati, sia strutturali che in termini di innovazione, ricerca, formazione: l’appello viene dalla Fim Cisl del Friuli-Vg, riunita a Magnano in Riviera per il congresso quadriennale che vede la riconferma del segretario uscente Alberto Monticco.

Il quadro, infatti, anche a livello regionale sta assumendo toni drammatici. Se in Alto Friuli, dove fino soltanto a pochi mesi fa la crisi pareva marginale, gli ammortizzatori sociali hanno raggiunto quasi tutte le più grandi aziende, coinvolgendo oltre 2mila 500 lavoratori, le cose non vanno meglio negli altri territori.

A Monfalcone la Eaton proprio questa settimana ha ufficializzato la richiesta di cassa integrazione straordinaria a zero ore per tutti i dipendenti ed ha deciso di sopprimere definitivamente il turno week end, a seguito della drastica riduzione dei volumi produttivi, stimati per il 2009 sui 3,5 milioni di pezzi annui (contro i 26 milioni  di valvole degli anni scorsi) che in termini di impegno significano uno o al massimo due mesi di lavoro.

La panoramica continua, poi, con Pordenone, dove l’Electrolux segna un calo del mercato dell’elettrodomestico intorno al 10% cui far fronte a Porcia con un piano triennale di investimento, la riduzione da 9 a 5 linee di montaggio e la perdita di circa 450 posti di lavoro.

A Trieste, invece, tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo un migliaio di lavoratori, soprattutto della filiera siderurgica, è stata messa in cig, ma anche il comparto navalmeccanico ha rallentato la sua marcia, andando a colpire il vastissimo indotto fatto di piccole aziende appaltatrici che difficilmente sopravviveranno alla crisi.

Infine a Udine si registra la preoccupazione per l’Abs, che ha aperto la procedura di cassa integrazione per tutti i suoi 1.100 dipendenti.

“In molti casi, come per la Eaton – commenta Monticco –i nostri timori sono alimentati dal fatto che le logiche industriali delle multinazionali sono completamente avulse dal contesto sociale nel quale sono situati gli stabilimenti produttivi e le decisioni anche drastiche passano nei cda come necessità assolute per mantenere i profitti del gruppo”.

Per tutelare i lavoratori – seconda la Fim  Cisl – serve, dunque, non solo scommettere sulla riforma della contrattazione, ma anche sul mantenimento del legame tra il lavoratore ed il posto di lavoro con ammortizzatori sociali che consentano questo rapporto. Via libera, perciò, alla riduzione dell’orario ed ai contratti di solidarietà.

“Ma quello che occorre – rincara il segretario nazionale della FIm, Antonio Sansone – è anche una modifica delle norme sulla cigo che parta dall’escludere dal computo delle settimane, le 52 usufruite nel 2009, altrimenti c’è il rischio che dopo la ripresa delle ferie estive i giorni di cassa integrazione ordinaria a disposizione risultino esauriti”.

Tra le priorità, però, vi è anche la formazione per rafforzare le competenze dei lavoratori in un momento di raffreddamento della produzione e la sicurezza (ad esempio mettendo in rete gli RLS per potenziare la prevenzione e l’informazione e creando un fondo di solidarietà per le vittime di infortuni), tema con il quale si è aperto il congresso cislino.

A livello centrale è, invece, Sansone a spiegare: Servono più che mai scelte industriali convinte su campioni individuati da potenziare, politiche strategiche che scommettano sul binomio economia-ecologia e sulle politiche attive del lavoro, oltre ad una riforma sul sistema degli ammortizzatori sociali che oggi presentano una copertura inadeguata.

Infine, un passaggio sulla Cgil: “Oggi in un contesto dominato dalla paura e dalla crisi, sarebbe auspicabile un’unità sindacale, non di facciata, ma reale e che realisticamente ricerchi un’idea comune sul come affrontare il cambiamento”.

 

Mariateresa Bazzaro
Ufficio stampa Cisl Fvg