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SCUOLA: SCIOGLIERE IL NODO TRASPORTI CON SOLUZIONI EFFICACI E DURATURE

La Cisl Fvg sul rientro: dare risposte anche agli studenti pendolari: 1 su 3 studia e vive in comuni diversi

Il rimpallo tra Regione e Tar non fa bene alla scuola: anziché andare avanti a colpi di ordinanze e sentenze, meglio sarebbe mettere mano concretamente agli ostacoli che si frappongono al rientro in classe dei ragazzi. A intervenire sulla questione scuola è la Cisl Fvg, che torna a porre l’accento sul problema dei trasporti. “Posto che il presupposto per il ritorno in presenza deve essere la sicurezza – spiega il segretario Franco Colautti – resta urgente attivare un tavolo comune tra gli assessorati all’istruzione e ai trasporti, Ufficio scolastico regionale, parti sociali ed enti locali: una cabina di regia da tempo sollecitata perché è evidente che la ripresa della scuola non può essere affrontata a compartimenti stagni”. Per la Cisl Fvg, la soluzione degli orari posticipati se non accompagnata da un’implementazione delle corse disponibili è assolutamente inutile, così come la previsione sulla carta della capienza al 50%, se non ci sono gli adeguati controlli sui mezzi. “Tenendo conto del protrarsi della pandemia e dei numeri ancora alti del contagio, anche nell’ambito scolastico con il 18% di tamponi positivi tra la fine di novembre e gli ultimi giorni di dicembre, è chiaro che il problema scuola rimane drammaticamente aperto: se non si inizia a trovare delle soluzioni ai vari problemi connessi – e il trasporto è uno di questi – si rischia di non uscirne più e di trovarci, ancora una volta, senza un piano realmente efficace e duraturo”. Lo scorso anno stando agli ultimi dati disponibili – conclude la nota del Sindacato – gli studenti pendolari sono stati 206mila, di cui 78mila, ovvero più di un terzo, si sono mossi per raggiungere la propria scuola fuori del comune di residenza. Il 43,7% degli studenti si è spostato abitualmente con mezzi pubblici o collettivi (a fronte del 36,6% che ha utilizzato mezzi privati). Tra questi, il 38,1% ha impiegato un mezzo pubblico per affrontare tratte di più di mezz’ora.